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DURC negativo per imprese edili con troppi part-time

di Noemi Ricci

Pubblicato 11 Marzo 2011
Aggiornato 24 Giugno 2013 12:03

DURC negativo per le imprese edili che superano il limite legale di lavoratori part-time stabilito nel CCNL Edilizia Industria: circolare del Ministero del Lavoro.

Irregolari ai fini DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) le imprese edili che, superando il numero massimo consentito per legge (CCNL Edilizia Industria), assumoono con troppi contratti di lavoro part-time. Questa in sostanza la risposta del Ministero del Lavoro all’interpello presentato dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, contenuta nella Circolare 8/2011.

In pratica, rilascio DURC negato a queste imprese, secondo l’interpretazione del Dlgs.61/2000 da parte della Direzione Generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro.

L’art. 78 del CCNL Edilizia Industria recita: «fermo restando quanto previsto dalla legge, nelle more dell’adozione dei criteri di congruità da parte delle Casse edili le parti stabiliscono che un’impresa edile non può assumere operai a tempo parziale per una percentuale superiore al 3% del totale dei lavoratori occupati a tempo indeterminato». Inoltre «resta ferma la possibilità di impiegare almeno un operaio a tempo parziale, laddove non ecceda il 30% degli operai a tempo pieno dipendenti dell’impresa».

Oltre al DURC negativo, il Ministero del Lavoro ha ricordato le disposizioni INPS per cui, in caso di stipula di contratti part-time in Edilizia in violazione del limite contrattualmente stabilito, si applica la contribuzione virtuale, come se il rapporto non fosse a tempo parziale.

Pertanto, a partire da gennaio 2011 ogni contratto part-time oltre la soglia prevista dall’art. 78, è da considerarsi una violazione alle regole del contratto nazionale del settore e il Durc non può essere rilasciato.

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