“Tutto cambia. Cambiamo tutto?“: è il Summit organizzato da UPA (Utenti Pubblicità Associati) e AssoComunicazione che ha preso il via oggi a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, per fare il punto sulla comunicazione d’impresa. Una due giorni di incontri e dibattiti su scenari presenti e futuri del rapporto aziende e consumatori in una realtà interattiva e digitale come quella odierna.
Quello attuale è un panorama complesso: da un lato la crisi economica con le sue ripercussioni drammatiche sui consumi e dall’altro lo sviluppo di Internet e dell’innovazione tecnologica con tutti i suoi stimoli.
Nel mezzo si colloca l’azienda, che deve adeguarsi ai mutamenti: da qui la necessità di definire nuovi modelli e strategie di comunicazione con utenti e consumatori.
Basti pensare al sorpasso dei social network sulle email, registrato da Nielsen Online: comunicare su Facebook & Co. è più “trendy” che farlo per posta elettronica! Una tendenza che anche le aziende hanno colto e già stanno sfruttando.
Intanto, risulta chiara la posizione degli operatori della pubblicità: «l’andamento dei primi due mesi dell’anno è a dir poco preoccupante. Ma questo è un valido motivo per andare avanti e passare subito all’azione…l’unica scelta è investire», come ha dichiarato oggi lo stesso presidente Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, aprendo i lavori del Summit.
Obiettivo del Summit, quindi, incontrarsi per analizzare e interpretare le dinamiche evolutive in corso nel perimetro della comunicazione, attraverso una riflessione che dal consumatore passi attraverso i mezzi e le discipline, sino alle strategie e alle sfide per le imprese.
L’evento cerca quindi di guardare oltre, di cogliere segnali e di ipotizzare scenari futuri, il tutto grazie all’incontro tra 39 relatori scelti tra le menti più brillanti del panorama internazionale e più di 100 giornalisti accreditati, moderati dalla collega Daria Bignardi.
Non mancano prestigiosi ospiti – il programma completo è disponibile online sul sito dedicato al Summit – coinvolti nella comunicazione d’impresa e di marca, anch’essi impegnati nel definire lo stato generale della comunicazione e a stimolare il dibattito e il confronto.