Su quali settori dovrebbero concentrarsi gli investimenti di chi vende online? Da questa domanda nasce l’analisi di Irene Rossetto, Country Director di BigCommerce in Italia, che ha individuato le 4 macro-aree su cui bisognerebbe porre la propria attenzione nel 2023 per ottimizzare la propria presenza online.
In tempi di incertezza e cambiamento repentino, infatti, le aziende che investono in e-commerce dovrebbero cavalcare i trend tecnologici più agili e funzionali al business, e soprattutto flessibili.
Omnicanalità
Si parte dall’omnicanalità. Secondo Irene Rossetto i retailer dovranno portare le loro strategie omnichannel a un livello superiore, grazie a tecnologie moderne come l’intelligenza artificiale e lo shopping live broadcast,“per garantire che i consumatori siano sempre più coinvolti e che le loro esperienze di acquisto siano realmente pensate per loro, sia online che in negozio. I rivenditori che soddisferanno queste aspettative saranno ben posizionati per avere successo a lungo termine.”
Customer experience flessibile
Occhi puntati quindi sulla customer experience e sulla parola d’ordine per poterla ottenere: flessibilità. Secondo BigCommerce, la risposta ad ogni problema di flessibilità arriva grazie all’utilizzo di un modello Headless. Di cosa si tratta esattamente? Grazie alla separazione tra il lato cliente e il lato tecnico del sito, il modello headless è in grado di offrire alle aziende un livello di flessibilità senza precedenti e di fondamentale importanza nel mercato odierno.
“Tradizionalmente la tecnologia si è rivolta ai commercianti DTC (Direct to Consumer) – prosegue la Country Director di BigCommerce – ma la situazione sta cambiando rapidamente. I merchant B2B si aspettano di vedere il passaggio all’headless come una strategia aziendale fondamentale per modernizzare le proprie operazioni in ambito e-commerce, in modo da fornire ai clienti funzionalità B2B per acquisti specificamente pensati per le aziende ed offrire loro, al contempo, un’esperienza visiva e incentrata sui contenuti come ci si attenderebbe da un portale B2C.”
Composable commerce
Altra risorsa essenziale per i merchant nel 2023 sarà l’approccio composable; infatti, se un tempo un approccio monolitico e uguale per tutti era sufficiente, oggi questa concezione non è in grado di sostenere l’innovazione e la crescita del commercio al dettaglio a lungo termine. Il composable commerce rappresenta la soluzione, in quanto offre la libertà di scegliere, mescolare e combinare i migliori fornitori di tecnologia per creare uno stack personalizzato e robusto, in grado di rispondere ad ogni cambiamento inatteso.
BNPL e pagamenti alternativi
Infine, sempre più rilevanza rivestiranno gli investimenti in ambito pagamenti, intesi principalmente come pagamenti alternativi. Le soluzioni “Buy Now, Pay Later” (BNPL) stanno crescendo in popolarità da anni, ma la tendenza è esplosa nel 2021 e ha subito un’impennata ancora maggiore durante la stagione natalizia appena trascorsa.
“Anche i portafogli digitali continueranno a crescere – conclude Rossetto – e ci aspettiamo di vedere altri fornitori entrare in questo segmento di mercato. Con lo shopping ibrido in pieno fermento, vedremo anche un numero maggiore di rivenditori lungimiranti abbracciare metodi di pagamento alternativi, tra cui i negozi di moda e di articoli per la casa e il giardino. Le carte di credito non diventeranno obsolete, ma coloro che ne sono in possesso le utilizzeranno in base alle necessità o alle richieste, inducendo i rivenditori ad aggiornare i propri metodi di pagamento per rimanere competitivi.”
Spunti attuali che fanno comprendere perché sia essenziale effettuare investimenti digitali che garantiscano flessibilità nelle sfide a breve termine e un forte vantaggio competitivo non appena l’economia inizierà a riprendersi.