Tratto dallo speciale:

SISTRI: Rete Imprese Italia chiede revisione

di Noemi Ricci

30 Settembre 2011 10:30

SISTRI: escludere micro-imprese, ridurre i costi per le aziende, rimborsare gli operatori, certificarne l'efficienza ricorrendo a un soggetto terzo: le proposte Rete Imprese Italia in Audizione alla Camera

Il SISTRI continua a far discutere: il sistema informatico per il tracciamento dei rifiuti speciali e pericolosi è &laquo inutilmente complicato e costoso per le 400.000 imprese chiamate ad attuarlo», secondo Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato: serve una «revisione profonda e strutturale».

A nome di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), Guerrini ha sottolineato le difficoltà riscontrate dalle aziende che dal prossimo anno saranno soggette al nuovo obbligo Audizione presso la commissione Ambiente della Camera, sull’operatività del SISTRI.

Di prove che dimostrano «l’inadeguatezza tecnica e gestionale» del SISTRI ce ne sono tante, basti pensare a click day esimulazioni svolte tra maggio e luglio 2011, rivelatisi un flop.

«Per non ripetere gli errori commessi finora – continua Guerrini – prima della sua entrata in vigore è indispensabile correggere tutti gli aspetti critici che ne hanno ostacolato la funzionalità». Ricordiamo che l’entrata in vigore del SISTRI è prevista per il 9 febbraio 2012.

Non è possibile attendere oltre, è necessario procedere con una riforma profonda e strutturale del sistema «da realizzare d’intesa con le organizzazioni imprenditoriali, per semplificare il quadro normativo e le procedure, modificare la piattaforma hardware e software, escludere dall’applicazione categorie di micro imprese, ridurre i costi per gli imprenditori, recuperare i contributi versati per gli anni 2010 e 2011».

Il Governo ha previsto nuovi test tra ottobre e dicembre ma per Guerrini non è sufficiente: servono ulteriori verifiche periodiche da effettuare anche successivamente alla sua entrata in vigore. In più, secondo Rete Imprese Italia, a stabilire e certificare il grado di efficacia e di usabilità del SISTRI dovrebbe essere un soggetto terzo indipendente.

Ancora una volta si ribadisce che tutti gli operatori della filiera dei rifiuti concordano sulla necessità di un sistema come il SISTRI, che combatta il fenomeno delle ecomafie, ma perché lo strumento sia realmente efficace deve essere di semplice utilizzo e «fondato su criteri di trasparenza ed efficienza».