Fino al 2015 niente sanzioni per chi non adempie agli obblighi SISTRI: lo stabilisce un emendamento all’articolo 10 del decreto Milleproroghe approvato alla Camera (in Senato entro fine mese per approvazione finale), mentre si conferma per il 3 marzo la partenza per il 2° scaglione di soggetti coinvolti, compresi alcuni piccoli artigiani (carrozzieri, elettrauto, orafi, parrucchieri):
- Comuni e traportatori di rifiuti urbani della Campania.
- Trasportatori di rifiuti speciali pericolosi auto-prodotti.
- Enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi come conseguenza della loro primaria attività professionale. Sono esclusi i produttori iniziali non organizzati in enti o imprese (es.: professionisti) e quelli che producono rifiuti urbani, anche se pericolosi.
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Sanzioni SISTRI
Il periodo cuscinetto sulle sanzioni serve a dare più tempo alle aziende per adeguarsi al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, sia quelle per le quali i nuovi obblighi sono partiti a ottobre 2013, sia quelle della nuova tranche. L’emendamento fa slittare da luglio a dicembre lo stop alle sanzioni SISTRI, ma solo per quelle previste dagli articoli 260-bis e 260-ter del dlgs 152/2006 (da 2.600 a 15.500 euro per chi omette l’iscrizione). Dunque, non significa che non si pagano sanzioni ma che si applicano quelle precedenti all’entrata in vigore del SISTRI. Allo stesso modo, le imprese devono effettuare tutti i passati adempimenti: registri di carico e scarico, formulari di trasporto, dichiarazione annuale al catasto dei rifiuti. Per dubbi e dettagli, sono a disposizione Istruzioni e FAQ del Ministero.