Arbitro Bancario Finanziario per controversie assicurative

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 29 Marzo 2013
Aggiornato 2 Aprile 2013 09:06

Federconsumatori ha richiesto formalmente a Bankitalia e Ivass di estendere alle controversie in campo assicurativo il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario.

Parità di trattamento tra i clienti del settore bancario e quelli delle assicurazioni (non Rc auto): Federconsumatori ha proposto di estendere anche alle controversie in ambito assicurativo il ricorso allo strumento dell’Arbitrato Bancario Finanziario (ABF), al fine di equiparare il trattamento dei due ambiti.

=>Scopri come agisce l’Arbitro nella controversie bancarie

L’associazione ha rivolti la propria istanza a Bankitalia ed Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che dal 1° gennaio ha sostituito l’Isvap.

Nel settore bancario è ormai da diversi anni che si ricorre con successo, nel caso di controversie bancario, all’ABF – Arbitro Bancario Finanziario, che opera presso la Banca d’Italia (leggi di più).

Ricorrervi anche in campo assicurativo potrebbe apportare benefici tanto per i consumatori quanto per gli operatori in un’ottica di maggiore trasparenza, qualità e competitività.

Fino ad oggi, invece, il cliente sottoposto ad arbitrato classico (obbligatorio in tutti i contratti di assicurazione) deve seguire un processo lungo ed oneroso, impegnandosi economicamente per onorare la parcella del proprio arbitro e la metà dei costi relativi ad un terzo arbitro imparziale.

Di conseguenza nella maggior parte dei casi, i clienti che cadono in controversia preferiscono rinunciare alla rivalsa nei confronti della compagnia assicurativa, scoraggiati dai costi e dai tempi per raggiungere la soluzione sperata.

Il ricorso all’ABF o alla Camera di Conciliazione Consob (Conciliatore Bancario in caso di prodotti finanziari) potrebbe contribuire a riformare il settore una volta per tutte.