
Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 28 agosto e su proposta del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha approvato in via preliminare un decreto legislativo volto a regolare gli ammortizzatori e le indennità a favore dei lavoratori dello Spettacolo, introducendo anche una nuova indennità di discontinuità.
Il provvedimento mira a compensare gli alti livelli di frammentarietà della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori dello spettacolo.
Spettacolo: indennità di discontinuità per i precari
Il nuovo sussidio si rivolge nello specifico a diverse categorie di operatori:
- lavoratori dello spettacolo a tempo determinato che prestano attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli;
- lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato.
Per questi lavoratori, a partire dal 1° gennaio 2024 viene dunque introdotta la nuova indennità di discontinuità mirata a garantire tutele nei periodi di inattività, o durante i periodi di studio e formazione.
La prestazione può essere richiesta all’INPS entro il 30 giugno di ogni anno e consiste nella corresponsione del 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative all’anno solare precedente la presentazione della domanda.
Abrogazione ALAS per gli autonomi
Sempre a partire dal 1° gennaio 2024, viene invece abrogata l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) avviando un regime transitorio destinato a trovare applicazione agli eventi di cessazione involontaria fino al 31 dicembre 2023.
Periodo transitorio e incumulabilità
Per i lavoratori che abbiano maturato i requisiti nell’anno 2022 e presentino la domanda entro il 15 dicembre 2023, inoltre, si prevede una disciplina transitoria che determina l’incumulabilità tra l’indennità di discontinuità e l’ALAS.