Nuovo diritto alla riparazione: cosa prevede la UE

di Alessandra Gualtieri

Diritto alla riparazione anche oltre la garanzia: dalla Commissione UE, una proposta di legge per introdurre nuovi diritti a beneficio dei consumatori.

La Commissione Europea ha presentato una proposta legislativa per istituire il diritto alla riparazione agevolata di prodotti hi-tech rientranti nel vasto quadro dell’elettronica di consumo (in particolare gli elettrodomestici, compresi televisori, computer e smartphone), anche se la garanzia è scaduta.

La proposta garantirà che un numero maggiore di prodotti sia riparato nell’ambito della garanzia legale e che i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri o, presto, tablet e smartphone) quando la garanzia legale è scaduta o quando il bene non è più funzionante a causa dell’usura.

Un diritto alla riparazione per i consumatori che operi dunque a prescindere dalla durata della garanzia legale di due anni e che imponga ai produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione, offrendola nei casi in cui il relativo costo non superi quello della sostituzione del prodotto.

  • In pratica, i consumatori avranno il diritto di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili, rivolgendosi anche a riparatori alternativi.
  • I servizi di riparazione, in base alla proposta, saranno infatti indipendenti dalla casa di produzione e mirano a divenire meno costose e più efficienti grazie a standard UE e incentivi alla visibilità su questo mercato per i riparatori che vorranno aderire a questo circuito virtuoso.
  • L’idea è infatti quella di realizzare anche una piattaforma online per mettere in contatto consumatori, riparatori e venditori di prodotti ricondizionati nella propria zona. La piattaforma fungerà anche da comparatore di offerte, così da stimolare la competizione tra riparatori e far risparmiare il consumatore.
  • Si propone anche di introdurre un modulo europeo di informazione sul diritto alla riparazione, che tutti i riparatori dovranno consegnare ai consumatori nel momento in cui si richiede un intervento, così da far conoscere i propri diritti in merito.
  • Infine, sarà elaborato uno standard di qualità europea per i servizi di riparazione basate ad esempio sulla durata o la disponibilità dei prodotti.

L’obiettivo finale è quello di ridurre drasticamente la produzione di RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).