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Decreto fiscale, tutte le modifiche alla Camera

di Barbara Weisz

Pubblicato 2 Dicembre 2019
Aggiornato 4 Dicembre 2019 14:30

Calendario dichiarazione redditi, appalti imprese, bonus pagamenti tracciabili, moratoria POS, agevolazioni IVA, ravvedimento tributi locali: come cambia il Decreto Fiscale.

Ci sono parecchie novità per contribuenti (calendario fiscale, IMU, aliquote IVA) e imprese (appalti, pagamenti tracciabili) negli emendamenti approvati in commissione alla Camera alla legge di conversione del decreto fiscale, che fra lunedì 2 e martedì 3 dicembre viene approvato definitivamente dall’aula di Montecitorio per passare al Senato, per approvazione definitiva entro il 29 dicembre.

=> Decreto fiscale in Gazzetta: il testo e le misure

Vediamo nel dettaglio le modifiche al testo originario del decreto fiscale, fra cui spiccano:

  • nuovo calendario scadenze per il 730 e nuova platea di contribuenti ammessi all’utilizzo di questo modello di dichiarazione dei redditi;
  • aliquota ridotta per nuove categorie di prodotti, come quelli igienici femminili e le auto green;
  • nuove regole per la stretta sulla manodopera negli appalti;
  • moratoria sanzioni POS fino a luglioe credito d’imposta sui pagamenti tracciabili;
  • ravvedimento operoso anche per i tributi locali;
  • banca dati furbetti bollo auto, incentivi air bag moto, moratoria multe seggiolini.

Dichiarazione dei Redditi

Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, slitta al 30 settembre la scadenza per la presentazione del modello 730, che viene quindi unificata a quella del Modello Redditi.

Non solo, viene ampliata la platea dei contribuenti che possono presentare la dichiarazione con il 730: oltre a lavoratori dipendenti e pensionati, tutti i titolari di redditi assimilati a lavoro dipendente e lavoratori autonomi (con esclusione di professioni e imprese).

Tasse

Introdotto il ravvedimento operoso che consente il pagamento di sanzioni ridotte per i ritardatari che non hanno versato l’IMU. Fino a questo momento era previsto solo per le somme dovute al Fisco, mentre ora viene esteso ai tributi locali, non solo IMU ma anche TASI e TARI.

Introdotta l’aliquota IVA ridotta al 4% per l’acquisto di veicoli a basso impatto al 5% sugli assorbenti bio.

Appalti

La stretta sulle commesse ad alta densità di manodopera si applica agli appalti sopra i 200mila euro e viene semplificata:  l’appaltatore deve documentare il pagamento  delle ritenute, il committente deve verificare la regolarità dei versamenti. Resta il reverse charge IVA per gli appalti a prevalente utilizzo di manodopera.

Un’altra misura di responsabilità solidale sulle imprese prevede che siano responsabili per reati tributari commessi dai dipendenti da cui hanno tratto vantaggio.

=> POS senza adempimenti IVA: la proposta

Altre misure

Pagamenti digitali: niente multe per i commercianti che non accettano pagamenti con i POS. Credito d’imposta al 30% per tutte le tipologie di pagamenti tracciabili.

Finanza per le imprese: viene modificata la normativa sui PIR, eliminando gli obblighi di investimento in fondi di venture capital e alcuni paletti per le casse e i fondi pensione.

Banca dati per stanare chi non paga il bollo auto, rinvio al 6 marzo delle multe per chi non si adegua alle regole sul seggiolino auto per i bambini, agevolazioni sull’acquisto di airbag per la moto.