Fisco: guida ai nuovi Indici Sintetici di Affidabilità

di Noemi Ricci

Pubblicato 9 Marzo 2017
Aggiornato 10 Marzo 2017 10:41

ISA: come funzionano i nuovi Indicatori Sintetici di Affidabilità che mandano in soffitta gli Studi di Settore per incentivare la compliance.

L’addio agli Studi di Settore diventa sempre più una realtà: la Commissione degli esperti ha presentato i nuovi Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, la novità prevista da alcuni emendamenti approvati in sede di esame del disegno di legge di conversione del Decreto Fiscale (D.L. n. 193/2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, in vigore a regime dal 2018.
Tra gli obiettivi dei nuovi ISA, quello di migliorare il rapporto contribuenti-Fisco.

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Si tratta fondamentalmente di una nuova metodologia statistico-economica volta a definire il grado di affidabilità / compliance o di anomalia di imprese e professionisti valutando la loro affidabilità fiscale su una scala da 1 a 10 e a dare accesso ai contribuenti che risulteranno “affidabili” significativi benefici premiali, anche consistenti nell’esclusione o nella riduzione dei termini per gli accertamenti.

L’Agenzia delle Entrate, in una nota stampa, descrive il funzionamento dei nuovi ISA:

“Gli indicatori elementari di affidabilità valutano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale, tipici per il settore e/o per il modello organizzativo di riferimento, mentre gli indicatori elementari di anomalia valutano incongruenze e situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale che presentano carattere atipico rispetto al settore e al modello organizzativo cui sono riferiti”.

Nella loro prima fase di sperimentazione, i nuovi Indici Sintetici di Affidabilità riguarderanno 8 settori economici:

  • Commercio all’ingrosso di macchine utensili – M84U;
  • Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori – M05U;
  • Amministrazione di condomini, gestione di beni immobili per conto terzi e servizi Integrati di gestione agli edifici – K16U;
  • Attività degli studi di ingegneria – K02U;
  • Fabbricazioni di calzature, parti e accessori – D08U;
  • Produzione e commercio al dettaglio di prodotti di panetteria – D12U;
  • Manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori – G31U;
  • Servizi di ristorazione commerciale – G36U.

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Una novità interessante ancora in via di definizione: nell’anno di imposta 2017 saranno operativi 70 ISA che riguarderanno circa 1 milione e mezzo di contribuenti. Entro dicembre 2017 saranno approvati 29 indicatori sintetici di affidabilità per il settore del commercio, 15 per le manifatture, 17 per i servizi e 9 per i professionisti. Per il periodo d’imposta 2018 verranno sviluppati altri 80 ISA riguardanti i restanti settori economici.

Intanto sono stati approvati alcuni correttivi per gli Studi di Settore 2016, riguardanti l’aggiornamento della territorialità e dei nuovi valori soglia dell’indicatore di coerenza “Costo per litro di benzina o gasolio consumato durante il periodo d’imposta” dello studio WG68U, che interessa il trasporto di merci su strada e i servizi di trasloco.