Fringe benefit per rimborso bollette: come funziona?

Risposta di Barbara Weisz

22 Dicembre 2022 14:00

Angiolina chiede:

Nel caso di utenze familiari di luce e gas, anche il coniuge non intestatario può chiedere al proprio datore di lavoro il fringe benefit a rimborso spesa? Possono chiederlo entrambi, suddividendo l’importo? Per le utenze cointestate, la somma dei due benefit non deve superare il limite dei 600 euro? O si può arrivare fino a 3mila euro?

La norma sull’ampliamento dei fringe benefit nel 2022. che inserisce nella soglia massima agevolata anche le utenze domestiche di luce e gas, riguarda sia le bollette intestate al dipendente sia quelle che vengono pagate da familiari conviventi, ad esempio il coniuge.

Il tetto è pari a 3mila euro, e si riferisce a ciascun dipendente. La cosa fondamentale è che non si chieda due volte il rimborso sulla stessa spesa.

Se, come nel vostro caso, l’utenza è cointestata, direi che potete decidere di suddividere il benefit, chiedendo quindi a entrambi i datori di lavoro la propria parte, oppure utilizzarlo interamente presso uno solo dei due datori di lavoro. La circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate 35/2022 spiega:

al fine di evitare che si fruisca più volte del beneficio in relazione alle medesime spese, è necessario che il datore di lavoro acquisisca anche una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la circostanza che le medesime fatture non siano già state oggetto di richiesta di rimborso, totale o parziale, non solo presso il medesimo datore di lavoro, ma anche presso altri.

Per quanto riguarda i familiari, la giustificazione di spesa può essere rappresentata anche da più fatture ed è valida anche se la stessa è intestata a una persona diversa dal lavoratore dipendente, purché sia intestata al coniuge o ai familiari indicati nell’articolo 12 del TUIR o, a certe condizioni (ossia in caso di riaddebito analitico), al locatore.

Il punto è che il benefit spetta a chi sostiene effettivamente le spese. Quindi, in caso di utenze cointestate, potete decidere voi. Il coniuge che non è intestatario della bolletta può comunque chiedere il fringe benefit per il parente che sostiene le spese. L’importante è che non si può chiedere il fringe benefit due volte per le stesse bollette.

 

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