Pagamento cedolare secca

Risposta di Greta Rosatelli

Pubblicato 8 Settembre 2016
Aggiornato 26 Febbraio 2018 09:05

Gesuino O. chiede:

Ho stipulato un contratto di locazione per uso abitativo dal gennaio 2015, portandolo poi al CAF per compilare il 730, indicando anche l’immobile affittato con cedolare secca.
A distanza di tempo, mi è stato detto che devo fare io il versamento: loro non si occupano di calcolare quanto pagare .

Ho capito che sono in ritardo e che devo pagare 0,40%, ma solo per l’acconto dell’importo incassato nel 2015 o per l’intero importo annuo (il 21%) e l’acconto 2016?

La cedolare secca è, come già in precedenza descritto, un’imposta sostitutiva che si paga su un immobile ad uso abitativo: se locato a canone libero la percentuale di pagamento è il 21% sul canone totale annuo percepito, se a canone concordato la percentuale da pagare è del 10%.

Il vantaggio fiscale è che questa diventa l’unica imposta e va a sostituire tutte le altre che si devono pagare al momento della registrazione del contratto di locazione. Inoltre,  il canone percepito non andrà a sommarsi al proprio reddito complessivo in fase di dichiarazione dei redditi, così da non doverci pagare nemmeno IRPEF.

Il pagamento della cedolare secca viene effettuato in fase di dichiarazione dei redditi e segue le stesse modalità di pagamento dell’IRPEF.

Nel caso di specie, il contribuente non deve effettuare nessun altro tipo di versamento se non quello che viene fuori in fase di dichiarazione dei redditi, dove le verranno calcolati gli importi da pagare in acconto e a saldo tramite F24.

Tra questi, le verrà calcolato l’importo da pagare per tutto il 2015 e, poiché come già detto segue la stessa logica dell’IRPEF, l’acconto sul 2016 (si veda anche la guida dell’Agenzia delle Entrate “Fisco e Casa: le Locazioni”).

Greta Rosatelli – Esperto fiscalista

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