Correttivi agli ISA per incamerare le misure emergenziali Coronavirus: sono allo studio da parte dei tecnici del Fisco, per consentire alle Partite Iva che applicano gli indici di affidabilità di rappresentare correttamente il 2020.
In particolare, c’è l’obiettivo di evitare che i contribuenti ricorrano massicciamente alla clausola di esclusione per eventi eccezionali, prevista dalla legge. I correttivi, invece, dovrebbero essere in grado di bilanciare l’impatto del lockdown e della crisi provocata dall’emergenza Coronavirus.
Si tratta di mettere a punto dei software di calcolo differenziati per settore, che contengano tutte le variabili necessarie a incamerare l’impatto della pandemia. Le difficoltà sono rappresentate dalla molteplicità di variabili da considerare. Non solo eventuali cali di fatturato o dei compensi ma le conseguenze del Covid sulle diverse filiere produttive, non limitato all’eventuale chiusura imposta dal lockdown ma determinato da cambiamenti strutturali che stanno interessando il mondo del lavoro e alcuni settori produttivi.
L’operazione è prevista dall’articolo 148 del dl Rilancio, che introduce una serie di elasticità all’applicazione degli ISA per il 2020 e 2021 in considerazione dell’emergenza Coronavirus.
=> ISA: chiarimenti per l'applicazione 2020
Prevista anche una proroga dei termini per l’approvazione degli ISA 2020 (i modelli vanno approvati entro il 31 marzo 2021 e non entro il 31 dicembre 2020, con modifiche e integrazioni possibili fino al 30 aprile rispetto al termine ordinario sarebbe il 28 febbraio.
Ricordiamo infine che, nel corso della ordinaria manutenzione degli indici, quest’anno sono previste modifiche per 87 ISA che non hanno subito modifiche lo scorso anno (la revisione periodica si fa ogni due anni).