Pmi Lombardia: 500 mln da BEI e banche

di Anna Fabi

26 Luglio 2011 10:30

Accordo da 200 mln di euro tra Regione Lombardia e BEI per il credito alle Pmi locali, cui si aggiungono altri 300 mln dal sistema bancario.

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha a cuore le Pmi italiane: un nuovo accordo, siglato con la Regione Lombardia, porterà alle piccole e medie imprese del settore manifatturiero lombardo un finanziamento da 200 milioni di euro per sostenere il credito. Obiettivo, prestiti a condizioni agevolate per le aziende locali.

Altri 300 milioni di euro saranno invece stanziati dal sistema bancario, per un totale di 500 milion.

«Stimolo per il settore e segnale di fiducia verso il mondo imprenditoriale» ha spiegato il presidente della Regione Roberto Formigoni. Inoltre, per ridurre i tassi di interesse, la Regione ha aggiunto 23 mln di euro «confermando così l’impegno a sostegno dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo, la direzione in cui vogliamo continuare ad investire».

Nello specifico, l’accordo siglato a Milano il 25 luglio (seconda tranche di un prestito totale alla Regione di 530 mln) vede protagonisti la BEI e Finlombarda, finanziaria della Regione Lombardia. I prestiti BEI potranno essere utilizzati per finanziamenti a: capitale circolante, acquisto di beni materiali e investimento su beni immateriali. Importo massimo per ciascun progetto: 12,5 mln di euro. Destinatarie: le Pmi con meno di 250 dipendenti.

La destinazione dei fondi, così come sintetizzata dalla nota ufficiale della Regione Lombardia:

  • ampliamento offerta della strumentazione regionale su un segmento (capitale circolante) non coperto e fortemente richiesto dal sistema delle imprese;
  • abbattimento per le imprese dell’onerosità del prestito rispetto alle condizioni di mercato in funzione del concorso della provvista BEI;
  • sostegno allo sviluppo mediante il finanziamento di nuovi ordini dalle imprese;
  • riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese (fonti a medio a fronte di un fabbisogno a breve termine);
  • contrasto di fenomeni di razionamento del credito alle imprese grazie alla disponibilità di risorse finanziarie extra bancarie;
  • possibilità di utilizzare la provvista BEI con modalità revolving e replicare l’operazione declinandola su ulteriori finalità.