Nuova Sabatini: le agevolazioni sui Beni Strumentali

di Anna Fabi

Nuova Sabatini per investimenti in beni strumentali delle PMI: come accedervi.

La misura agevolativa denominata “Beni Strumentali” – oggi Nuova Sabatini Green – agevola l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese. La Legge di Bilancio (L 197/2022) ha destinato in tutto 150 milioni per rifinanziare questa storica misura e potenziarla in chiave 4.0 e green (erogando 30 milioni per l’anno 2023 e 40 milioni annui dal 2024 al 2026), per incentivare gli investimenti  delle PMI in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

In questa guida, vediamo passo dopo passo come ottenere le agevolazioni.

Agevolazioni per il 2023

La misura prevede finanziamenti  (da 20mila a 4 milioni di euro) di durata massima quinquennale, concessi da banche e intermediari che hanno aderito alla Convenzione “Beni Strumentali” (qui l’elenco aggiornato), con possibilità di copertura  fino all’80% dell’importo erogato dal Fondo di Garanzia PMI.

La Nuova Sabatini prevede anche un contributo in conto impianti da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE), commisurato al valore degli interessi, calcolati convenzionalmente, su un finanziamento al tasso annuo del:

  • 2,75% per investimenti ordinari,
  • 3,575% per investimenti 4.0,
  • 3,575% per investimenti green.

Contributo maggiorato del 30% per investimenti green (beni materiali o immateriali a basso impatto) alle imprese con certificazione ambientale di processo o di prodotto) e per investimenti in Transizione 4.0.

I beni 4.0 ammissibili al contributo maggiorato sono quelli elencati negli allegati 6A e 6B alla Circolare 14036/2017 e 269210/2018 (è possibile richiedere un parere tecnico sull’ammissibilità di un certo investimento mandando una PEC a dgpiipmi.dg@pec.mise.gov.it).

PMI beneficiarie

Possono fare domanda di accesso alla Nuova Sabatini tutte le micro, piccole e medie imprese – di qualunque settore produttivo (inclusi agricoltura e pesca), tranne attività finanziarie e assicurative – che rispondono alla definizione UE:

  • Microimpresa: meno di 10 addetti e fatturato o totale annuo di bilancio fino a 2 milioni di euro;
  • Piccola impresa: meno di 50 addetti e fatturato o totale annuo di bilancio fino a 2 milioni;
  • Media impresa: meno di 250 addetti, fatturato annuo fino a 50 milioni o totale di bilancio fino a 43 milioni.

Investimenti ammissibili

La Nuova Sabatini concede credito finalizzato all’acquisto o all’acquisizione in leasing di beni materiali o immateriali ad uso produttivo.

Solo gli investimenti in beni nuovi che sono autonomi e correlati all’attività produttiva dell’impresa sono ammissibili per il contributo. E solo se rientranti nelle categorie di immobilizzazioni materiali che includono “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, oltre alle immobilizzazioni immateriali come “software” o “tecnologie digitali”.

NB: non sono ammessi investimenti agevolati in terreni o edifici, beni usati o rigenerati, o beni in fase di sviluppo.

Nuova Sabatini: come presentare la domanda 2023

Dal 1° gennaio 2023, le domande di accesso al finanziamento e al contributo per investimenti in beni strumentali si compilano per via telematica (https://benistrumentali.dgiai.gov.it) tramite procedura disponibile nella sezione della piattaforma “Gestione nuove domande”.

Sempre dal 1° gennaio, è necessario utilizzare le credenziali SPID per accedere alla piattaforma “Beni Strumentali – Nuova Sabatini” riservata alle imprese.

Le indicazioni operative per l’accesso agli incentivi ministeriali sono contenute nella circolare MIMIT n. 410823 del 6 dicembre 2022, che adegua le precedenti regole alle novità in vigore dal 1° gennaio 2023. L’allegato n. 4 alla Circolare contiene il fac-simile di liberatoria per le domande presentate dal 1° gennaio 2023.

La domanda inoltrata va sottoscritta con firma digitale. Ad ogni pratica si assegna un Codice Unico di Progetto (CUP) che dovrà essere riportato sulle fatture elettroniche di acconto e saldo per l’acquisto dei beni agevolati (assieme alla riferimento normativo “art. 2, comma 4, D.L. n. 69/2013“).

Accesso agevolazioni Nuova Sabatini: procedura in 7 passi

  1. La PMI presenta la richiesta di finanziamento alla banca o all’intermediario finanziario e fornisce la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti di legge.
  2. L’intermediario trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione del contributo, dopo aver verificato la documentazione sui requisiti.
  3. Dopo la conferma ministeriale della disponibilità delle risorse, l’intermediario delibera il finanziamento e ne trasmette atto al Ministero.
  4. Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo e lo trasmette alla PMI e alla banca.
  5. L’intermediario stipula il contratto e si impegna ad erogare il finanziamento entro 30 giorni dalla consegna del bene o dal collaudo.
  6. Dopo il completamento dell’investimento e il pagamento del saldo dei beni agevolati, la PMI richiede il contributo secondo le modalità indicate dal Ministero.
  7. Il Ministero eroga il contributo (su base annuale, entro il sesto anno dall’ultimazione dell’investimento) previa richiesta di pagamento da parte della PMI.