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Liberalizzazioni: professioni, addio preventivi

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 27 Febbraio 2012
Aggiornato 27 Giugno 2017 15:52

Dalla Commissione Industria del Senato arrivano buone notizie per i professionisti sul decreto liberalizzazioni, che conquistano l’eliminazione dell’obbligo di preventivo scritto e lo stralcio del rischio di illecito disciplinare.

Sul tema liberalizzazioni i professionisti raggiungono due importanti risultati, ovvero la cancellazione di due punti dal decreto legge in esame alla Commissione Industria del Senato: l’obbligo di preventivo e l’illecito disciplinare.

Si tratta di due dei 54 nuovi emendamenti al decreto liberalizzazioni, che rappresentano due degli obiettivi principali attesi da avvocati, commercialisti ed in generale da tutti i lavoratori autonomi iscritti ad un albo professionale.

Preventivi

In merito ai preventivi viene meno l’obbligo di mettere nero su bianco il preventivo nei confronti del cliente, rendendo quindi possibile un accordo di massima senza la necessità di provvedere ad un impegno in forma scritta.

Illecito disciplinare

Inoltre, nell’ambito delle tariffe di ordine, è stato soppressa la seguente voce: «l’inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare», per i professionisti che non rispettano le nuove regole stabilite dal DL.

S.r.l. semplificate

Confermata la possibilità di aprire S.r.l. semplificate (S.s.r.l.) per i giovani sotto i 35 anni di età di versando una quota capitale di solo un euro. La novità è che per la costituzione delle società a responsabilità limitata sarà necessario rivolgersi al notaio, che però sarà senza spese. È il risultato dell’emendamento dei relatori Filippo Bubbico (Pd) e Simona Vicari (Pdl), che prevede inoltre che il consiglio nazionale del notariato debba vigilare «sulla corretta e tempestiva applicazione delle disposizioni da parte dei notai».

Tribunale imprese e aziende agricole

Oltre alle novità per gli ordini professionali, segnaliamo due nuovi emendamenti che riguardano le imprese.

Il primo nuovo emendamento al Decreto Liberalizzazioni prevede che venga rafforzata la rete dei tribunali per le imprese, che saliranno in tutto a 20, aggiungendo alle 12 sezioni specializzate già esistenti altre 8 nei capoluoghi di regione dove non esistono.

Inoltre, in materia di commercio di prodotti agricoli e agroalimentari cambiano i termini di pagamento, ovvero l’obbligo decorre dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura, e non della consegna dei prodotti (trenta giorni per le merci deteriorabili e 60 per le altre)