Riforma fiscale: niente flat tax e più tasse patrimoniali

di Barbara Weisz

24 Gennaio 2024 09:21

L'OCSE smonta la riforma fiscale italiana e propone maggiore equità fiscale: niente flat tax e più tasse immobiliari ma con tutela dei redditi bassi.

L’impostazione della riforma fiscale, orientata alla flat tax per tutti, non è efficiente dal punto di vista delle entrate e riduce l’equità: per favorire la crescita, l’OCSE propone piuttosto di intervenire sulla tassazione del patrimonio, per esempio reintroducendo l’IMU sulla prima casa e alzando le tasse di successione.

Fra le altre raccomandazioni contenute nella Survey sull’Italia di gennaio 2024 c’è l’invito a ridisegnare il sistema delle detrazioni fiscali riducendo le tasse sul reddito e i contributi per i redditi bassi.

Critiche OCSE alla flat tax

La riforma fiscale, si legge nel report, punta a un graduale passaggio verso una flat tax generalizzata, con un duplice effetto negativo: perdita di progressività e riduzione delle entrate fiscali.

L’esperienza internazionale insegna che i sistemi di tassazione piatta sono previsti solo in pochi paesi con sistemi di welfare molto limitati, e gravano in particolare sui redditi medi, mentre quelli bassi e quelli alti tendono a trarne beneficio.

E comunque, il proliferare di tassazioni piatte erode la base fiscale. Esempio: il regime dei forfettari fino a 85mila euro e quello agevolato sui premi di produttività dei dipendenti non sono efficienti in termini di entrate tributarie e violano i principi di equità fra redditi alti e bassi.

Proposte fiscali per l’Italia

Dunque, l’impostazione generale della riforma non viene apprezzata, mentre l’OCSE formula una serie di proposte che ritiene maggiormente adeguate alla situazione italiana.

IMU prima casa per tutti

Innanzitutto, la reintroduzione della tassa IMU sulla prima casa (magari proteggendo i proprietari a reddito medio o basso) e l’aggiornamento della base di calcolo per l’imposizione fiscale sugli immobili (avvicinando i valori catastali al valore di mercato).

In realtà, le entrate fiscali derivanti dalla tassazione sugli immobili in Italia sono in media OCSE, ma questo è fondamentalmente dovuto all’ampio numero di proprietari di immobili più che al livello della tassazione.

Più tasse sulle successioni

In secondo luogo, l’OCSE propone di alzare le tasse di successione, fra le più basse delle economie avanzate (lasciando esentasse i patrimonio modesti).

Alzare queste patrimoniali potrebbe incrementare le entrate senza contraccolpi eccessivamente negativi sulla crescita e potrebbe favorire la redistribuzione di ricchezza fra generazioni.

Contrasto all’evasione IVA

Sullo sfondo, la necessità di intensificare la lotta all’evasione fiscale, calcolata intorno al 5% del PIL. In particolare, le entrate derivanti dalla tassazione IVA sono decisamente al di sotto della media OCSE, e questo riflette un’evasione IVA fra le più alte d’Europa.

Taglio del cuneo permanente

Per controbilanciare l’impatto delle tasse indirette come quelle sul patrimonio, si potrebbe rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale (in linea con gli obiettivi di Governo).

In generale, si propone si spostare l’onere fiscale dal lavoro ai consumi e alla proprietà (meno tasse dirette, più tasse indirette).

Impatto fiscale delle misure proposte

In tabella, le stime OCSE sull’impatto delle raccomandazioni fornite:

Per approfondimenti: OECD Economic Surveys: Italy 2024