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Legge di Bilancio 2023: tutte le misure approvate

di Barbara Weisz

Pubblicato 22 Novembre 2022
Aggiornato 28 Novembre 2022 09:53

Legge di Bilancio 2023 in Consiglio dei Ministri lunedì 21 novembre: tutte le misure e le novità dell'ultima ora nella Manovra da 35 miliardi.

Varata la Legge di Bilancio in Consiglio dei Ministri lunedì 21 novembre: il Governo si è riunito in tarda serata per approvare il Ddl della Manovra economica 2023, il bilancio pluriennale per il prossimo triennio e un nuovo decreto legge con misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti.

Legge di Bilancio 2023 tra conferme e novità

Innanzitutto, i numeri: si prevedono spese intorno ai 35 miliardi, di cui 21 a deficit interamente dedicati a sostenere famiglie e imprese a fronte del caro inflazione ed energia.

In tema fisco, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per le Partite IVA e si potenzia la detassazione dei premi ai dipendenti, inoltre si introduce la “tregua fiscale” per cittadini e imprese. Sul fronte pensioni, si prorogano Opzione Donna e APE Sociale, si attua l’indicizzazione al 120% per le pensioni più basse, si introduce per il 2023 la Quota 103 per lasciare il lavoro a 62 anni con 41 anni di contributi, si istituisce un bonus per chi resta al lavoro.

Tante le conferme dunque, ma anche le novità dell’ultim’ora nel testo finale della Manovra economica del Governo Meloni. Tra le misure approvate, anche la riduzione del cuneo fiscale e dell’IVA su alcuni prodotti, l’aumento dell’Assegno unico per molte famiglie, agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne, under 36 e percettori di Reddito di Cittadinanza, proroga delle agevolazioni per la prima casa dei giovani.

Misure contro il caro energia

Eliminazione degli oneri impropri delle bollette, taglio oneri di sistema in bolletta per le famiglie, rifinanziamento fino al 30 marzo 2023 dei crediti d’imposta delle imprese sulle forniture non residenziali, con un potenziamento al 35% per le piccole realtà (ad esempio bar, ristoranti ed esercizi commerciali, e comunque tutte le imprese non energivore) e al 45% per le imprese energivore e gasivore.

Bonus Sociale bollette per le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro.

Il Governo ha anche approvato un DL in materia di accise e IVA sui carburanti che rimodula le aliquote agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell’aliquota di accisa sul “gasolio commerciale”.

Dal 1° dicembre 2022 lo sconto benzina e gasolio passa da 0.25 centesimi per litro a 0.15 centesimi, per il GPL da 0.085 per kg a 0.051. Gli autotrasportatori possono contare su altri regimi agevolati.

Misure per famiglie

Oltre al Bonus Sociale per le bollette, viene istituito un fondo di 500 milioni di euro per una “Carta Risparmio Spesa” ai redditi fino a 15mila gestita dai Comuni, per acquisto di beni di prima necessità presso punti vendita convenzionati, con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

Assegno unico per il 2023 maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli (la maggiorazione di applica per tre anni). Confermato anche l’assegno maggiorato per i disabili, che adesso diventa strutturale.

Istituito un mese aggiuntivo di congedo parentale retribuito all’80% fino a 6 anni di vita del bambino.

Agevolazioni per acquisto prima casa giovani under 36 prorogate per il 2023.

Misure sulle Pensioni

Il capitolo pensioni è uno dei più caldi. La Quota 102 viene sostituita dalla Quota 41 anni ibrida con soglia anagrafica a 62 anni, diventando Quota 103. Altra novità: chi va in pensione con questa formula, fino a 67 anni non potrà ottenere un importo dell’assegno superiore a 5 volte il minimo.

Confermata l’APE Sociale per il 2023. La proroga di Opzione Donna prevede invece diverse novità, innanzitutto per le lavoratrici autonome equiparate alle dipendenti, ma viene anche introdotto un nuovo requisito familiare più stringente: dal 1° gennaio 2023 potranno andare in pensione tutte le lavoratrici con 35 anni di contributi e 58 anni di età maturati entro il 31 dicembre 2022, ma solo se hanno due figli o più, altrimenti dovranno aspettare 59 anni se hanno un figlio, oppure 60 anni negli altri casi.

Sul tema della rivalutazione cambiano le aliquote, con “indicizzazione delle pensioni al 120%” per quelle più basse. Quelle di circa 2mila euro (4 volte il minimo) si rivaluta al 100%. La rivalutazione si riduce via via fino alla soglia minima di rivalutazione concessa, ossia quella sopra i 5mila euro (10 volte il minimo pensione), che viene rivalutata del 35%.

Per chi decide di restare a lavoro oltre la data di maturazione del requisito pensionistico, viene introdotta una decontribuzione del 10%.

Misure per il lavoro

Premi di produttività ai dipendenti detassati al 5% fino a 3.000 euro. Agevolazioni per assunzioni a tempo indeterminato (sgravio al 100%)  fino a 6mila euro l’anno per i nuovi contratti alle donne, ai giovani under 36 e ai percettori del Reddito di Cittadinanza. Il vincolo è che si tratta di una stabilizzazione oppure per maggiore occupazione rispetto al picco dei tre anni precedenti.

Taglio del cuneo fiscale per il lavoro dipendente: il Governo conferma la riduzione di due punti per i redditi fino a 35mila euro e inserisce un taglio di tre punti per quelli fino a 20mila euro. Si tratta di una misura che vale 4 miliardi di euro.

Riforma Reddito di Cittadinanza

Revisione del Reddito di Cittadinanza, con giro di vite per i profili occupabili. Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro (ma solo se non ci sono disabili, minori, anziani o donne in gravidanza nel nucleo familiare) è riconosciuto il RdC nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, solo a chi risiede e vive in Italia.

Il lavoro stagionale sarà compatibile fino ad un reddito di 3mila euro. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di formazione o riqualificazione professionale obbligatoria, a pena decadenza del beneficio. Si decade anche dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua. I percettori del RdC saranno inseriti in progetti locali di pubblica utilità.

Dal 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà abolito e sostituito da due strumenti: uno per la lotta alla povertà degli inabili al lavoro e l’altro per le politiche attive delle persone occupabili.

Potenziamento Flat tax

Deciso l’innalzamento della flat tax ordinaria con tetto di fatturato annuo aumentato a 85mila euro (dagli attuali 65mila). Al superamento della soglia di 100mila euro, però, si riapplica immediatamente il regime ordinario.

Nuova flat tax incrementale al 15% per Partite IVA e autonomi, calcolata sulla quota eccedente il reddito massimo registrato tra quelli degli ultimi 3 anni, fino ad un massimo di 40mila euro e con franchigia del 5%.

Tregua fiscale

Sul fronte tregua fiscale, si prevede:

  • per cartelle fino a mille euro precedenti al 2015 scatta il condono automatico;
  • per importi superiori pagamento del debito senza sanzioni né interessi e con rate da 5 anni;
  • per debiti tributari dichiarati fino al 2021 ma non pagati, si potrà pagare a rate in 5 anni e con una maggiorazione piatta al 3% invece degli attuali interessi e sanzioni;
  • per debiti omessi in dichiarazione, si potrà pagare con maggiorazione del 5% e rateazione di 2 anni (una sorta di ravvedimento rafforzato);
  • per avvisi di accertamento, in alternativa alla quiescenza, si potrà pagare il dovuto sempre con sanzioni al 5% e rateazione in 2 anni;
  • per contenziosi già avviati, infine, si introduce la possibilità di pagare con sanzione al 5% e dilazione di 5 anni o in alternativa di concordare altre condizioni con il Fisco.

Misure per imprese

  • Fondo Garanzia PMI rifinanziato per 1 miliardo per il 2023. Il fondo garantisce le operazioni finalizzate all’attività d’impresa e concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro).
  • Prorogato anche il bonus IPO, ossia il credito d’imposta per la quotazione delle PMI in Borsa.
  • Introduzione dei buoni lavoro stagionale fino a 10mila euro per Agricoltura, HoReCa, Servizi alla persona.
  • Sospensione plastic e sugar tax  anche per il 2023.

Altre misure previste

Fra le altre misure:

  • innalzamento a 5mila euro del tetto del contante,
  • IVA ridotta al 5% su prodotti per l’infanzia e igiene intima femminile,
  • per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3.1 miliardi,
  • per le scuole paritarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) + trasporto disabili (24 mln),
  • rinnovo per il 2023 del Bonus Rottamazione TV e acquisto Decoder.

Tempi di approvazione e iter Legge di Bilancio

Il Governo punta a portare la Manovra in Parlamento entro il 25 novembre. Quest’anno l’iter inizia alla Camera, che fondamentalmente sarà l’unico ramo ad apportare modifiche visti i tempi strettissimi (la Legge di Bilancio deve essere approvata entro la fine dell’anno, per l’entrata in vigore il primo gennaio 2023). Le eventuali modifiche saranno apportate interamente nel corso del passaggio in commissione Bilancio a Montecitorio. Poi il disegno di legge arriverebbe in Aula blindato da voto e fiducia e anche il passaggio in Senato sarà prevedibilmente veloce e senza ulteriori cambiamenti per evitare di tornare in seconda lettura alla Camera.