
In Italia, a oltre due mesi dalle elezioni politiche, si lavora ancora alla formazione del Governo e l’accordo di programma su cui lavorano M5S e Lega potrebbe portare a rimettere mano sulla Riforma Pensioni Fornero come da promessa elettorale. I cavalli di battaglia restano la Quota 100 per la pensione di vecchiaia e i 41 anni di contributi per quella anticipata.
Quota 100 e pensione anticipata
In campagna elettorale, M5S e Lega hanno avanzato proposte simili, volte a superare la Legge Fornero con la cosiddetta quota 100 (valore dato dalla somma dell’età anagrafica e degli anni di anzianità contributiva) per maturare la pensione, o in alternativa con l’estensione a tutti i lavoratori della pensione anticipata con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, senza penalizzazioni.
Peccato che tali misure siano ancora da dettagliare (requisiti minimi) e che le coperture finanziare andrebbero a sovrapporsi ad altre misure già attivate, in particolare l’APe sociale, che potrebbe essere abolita dopo la fine della sperimentazione.
Riforma Pensioni: altre misure
Sempre in tema di pensioni, il Governo Lega-M5S sembra aperto alla possibilità di prorogare l’Opzione Donna e di emanare una nona salvaguardia per i lavoratori esodati. Prevista anche una revisione dell’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita e un’estensione della platea di lavoratori impegnati in attività usuranti, i cui requisiti per il pensionamento dovranno essere adeguati alle modifiche normative introdotte.