La chiamano Generation Y, Millennial Generation o semplicemente Millennial: sono i giovani nati e cresciuti a contatto con le nuove tecnologie e i dispositivi hi-tech. Una generazione di futuri knowledge worker, che dispongono – già alla prima assunzione – di competenze tali da emergere sul lavoro e manifestare forte motivazione all’uso di terminali IT in mobilità.
I Nativi Digitali conoscono già bene gli strumenti social e cloud e utilizzano con padronanza notebook (88,3%), cellulare (71,1%) e smartphone (52%) secondo una recente ricerca CA Technologies, secondo cui il 64% di essi auspica l’uso esclusivo di portatili e smartphone nell’attività lavorativa.
Le aziende dovrebbero imparare a conoscere e ottimizzare al meglio l’impiego di questa generazione, che tuttavia può in alcuni casi avere idee non proprio conservative. Ad esempio, il 52% afferma di non ritenere necessario svolgere le proprie attività lavorative nelperimetro dell’ufficio. Contemporaneamente, circa il 50% del campione rivela l’aspettativa di utilizzare al lavoro strumenti social, portali, bacheche e sistemi di chat per comunicare con colleghi, fornitori e clienti.
Diverso anche il rapporto con la privacy. Il 40% degli intervistati dimostra scarse sensibilità e ammette di condividere ovunque informazioni personali, tra cui indirizzi e-mail, proprie abitudini e informazioni anagrafiche.
In ogni caso le imprese che riescono a “digerire” le differenze e intuire i vantaggi ottenibili dei Millenial possono migliorare in produttività (67,6% delle aziende intervistate), efficienza (67,6%), competitività (54,7%), accelerazione del time-to-market (37,8%).
Fonte – CA Technologies