Novità sul fronte ammortizzatori sociali con lo Jobs Act: ASpI e mini ASpI sono unificati, la tutela estesa e la durata diventa variabile in base i contributi, ma la cassa integrazione rimarrà attiva fino al 2016. È così che la Delega sulla Riforma del Lavoro studiata dal Governo ridisegnerà le tutele per i lavoratori in caso di perdita del posto di lavoro involontaria. L’obiettivo è di tutelare una platea più ampia di persone e di rendere più equi i sussidi garantiti dal Governo.
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ASpI 2015
La nuova assicurazione per l’impiego, entrata in vigore il 1 gennaio 2013, è stata introdotta dalla Legge n. 92 del 2012 (Riforma del Lavoro Fornero) per sostenere tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente l’impiego, garantendo loro due indennità: ASpI e mini ASpI. Questa nuova assicurazione ha sostituito l’indennità di disoccupazione, lasciando inalterata la disoccupazione agricola. Ora il Jobs Act rivede la disciplina, unificando le due indennità in un unico ammortizzatore sociale di durata variabile e basata sulla pregressa storia contributiva del lavoratore e estendendo l’assicurazione per l’impiego ai contratti di collaborazione attualmente rimasti scoperti con la Riforma del 2012. Viene inoltre estesa la tutela anche a coloro che perdono il lavoro, senza possibilità di reintegro, e ai contratti precari (co.co.co. e co.co.pro.).
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Cassa integrazione
Dal 2015 la cassa integrazione cesserà nel caso in cui l’azienda chiuda definitivamente la propria attività produttiva, mentre potrà essere erogata solo nel caso in cui sussisteranno concrete prospettive di proseguimento o di ripresa dell’attività.
Occupazione
Dal prossimo anno tutti i sussidi saranno accompagnanti da interventi di orientamento per i lavoratori che hanno perso il lavoro, con lo scopo di incentivare la ricerca di nuova occupazione.