Arriva dagli Stati Uniti un nuovo esperimento di valutazione sociale e strategica sull’ambiente di lavoro in azienda.
Glassdoor, questo il nome della piattaforma lanciata in questi giorni, con la quale gli impiegati possono liberamente e anonimamente esprimere un giudizio sulla propria azienda.
Oltre che sul trattamento economico o sulle strategie di management adottate “ai piani alti”, ci si può esprimere anche più semplicemente sulle capacità dirigenziali dei propri superiori, sul trattamento economico e sulla soddisfazione riguardo l’ambiente di lavoro in generale.
I dati dei vari impiegati forniscono così un ritratto dell’impresa stessa, una panoramica dettagliata di un dato ambiente di lavoro con relativi “pro e contro”.
L’obiettivo? Non solo raccogliere informazioni e renderle disponibili per chi guarda dall’esterno, ma anche fornire alle imprese stesse un modo per acquisire rispettabilità e “stima” sul mercato, nonché ampia visibilità. A patto che essa funzioni bene, s’intende!
Un’arma a doppio taglio, certo, ma l’esempio di Google riconosciuta per il 2007 come l’azienda in cui si lavora meglio, conferma che offrire buone condizioni di lavoro restituisca anche tanta pubblicità positiva, oltre a contribuire all’aumento dell’efficienza e della produttività in azienda.
Glassdoor ricorda da vicino i portali che offrono recensioni di gruppo a supporto della community business, creando un profilo pubblico su cui confrontarsi. Già dopo il primo giorno di vita, Glassdoor.com ha registrato 600mila pagine visitate. Sta proprio nella collettività la garanzia di affidailità: il voto finale relativo ad un’azienda è dato da una media di giudizi.
I giudizi possono essere espressi solo nei confronti della propria azienda, con un rigido sistema di controllo. Il dubbio però è che, complice l’anonimato, troppi pareri positivi potrebbero finire per essere solo un modo di farsi pubblicità, una sorta di imposizione fra le righe dettata dall’alto. Sarà, comunque al momento segnaliamo in cima alla classifica del company ratings di Glassdoor: Microsoft, Cisco Systems, Yahoo! e Google…