
Nel 2025 compirò 67 anni e avrò oltre 33 anni di contributi. Tenuto conto delle informazioni spesso contraddittorie, vorrei sapere se basteranno i miei requisiti oppure se da quell’anno si riapplicherà l’adeguamento dell’aspettativa di vita per l’età pensionabile.
Gli adeguamenti alle aspettative di vita per la pensione anticipata sono bloccati per legge fino al 31 dicembre 2026, mentre per la pensione di vecchiaia le ultime stime INPS a riguardo non prevedono ancora per il biennio 2025-2026 nuovi scatti per l’età pensionabile, anche se per legge sono previsti in caso di aggiornamento Istat delle medie di riferimento.
Requisiti di età per la pensione anticipata
Secondo il decreto legge 4/2019, articolo 17, «non trovano applicazione dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2026» gli adeguamenti alle aspettative di vita per tutte le forme di pensione anticipata (che, in via ordinaria, scattano invece ogni due anni). Coloro che maturano un diritto a pensione fino a quando sono bloccati gli scatti, di contro, «conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi».
Requisiti di età per la pensione di vecchiaia dal 2025
Diverso il discorso per la pensione di vecchiaia. Alla luce della Circolare INPS 28/2022, dal 1° gennaio 2025 è previsto che il requisito anagrafico dei 67 anni si adegui alle speranze di vita ai sensi della Legge Fornero.
Nel biennio 2023-2024 il Covid ha frenato il progressivo aumento, annullando di fatto il previsto scatto del 2023 (che si sarebbe dovuto calcolare come media della differenza della speranza di vita a 65 anni del 2019 rispetto al 2017 e della differenza 2020/2018).
Con il Messaggio n. 1599/2022, l’INPS ha stimato che, per il 2025-26, il requisito anagrafico di accesso alla pensione di vecchiaia resterà ancora fermo a 67 anni mentre, nel biennio 2027-28, dovrebbe scattare un incremento di 2 mesi.
Per avere certezze è necessario attendere le prossime proiezioni Istat. Il prossimo scatto, ad ogni modo, pur se dovesse ricadere nel biennio in questione, non sarà superiore a 2-3 mesi rispetto agli attuali 67 anni.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz