Legge 104, a chi spetta: tutte le patologie e le percentuali di invalidità richieste

di Noemi Ricci

25 Marzo 2024 07:12

Legge 104/92: ecco quali sono le patologie che danno diritto ai benefici previsti, con le percentuali di invalidità richieste caso per caso.

La Legge 104/92 prevede misure di tutela e sostegno per le persone con disabilità e i loro familiari, tra cui permessi lavorativi retribuiti, agevolazioni fiscali, servizi specialistici, sconti in bolletta e altro ancora. Il riconoscimento del diritto va richiesto e certificato.

Per avere diritto alla 104 non basta però avere una determinata patologia invalidante: bisogna dimostrare che comporti realmente una situazione di handicap, ovvero una condizione di svantaggio o di emarginazione sociale.

Vediamo dunque quali sono le principali patologie che possono dare diritto all’applicazione delle agevolazioni concesse ai sensi della Legge 104.

Patologie con diritto alla Legge 104

La valutazione del diritto alla 104 è effettuata da una commissione medica che tiene conto della diagnosi sanitaria ma anche delle capacità funzionali, relazionali e lavorative. Pertanto, non esiste un elenco preciso di patologie che danno diritto alla Legge 104, ma si deve considerare il caso specifico di ogni individuo.

Tuttavia, esistono tabelle che indicano le percentuali di invalidità civile associate a diverse infermità, che possono essere utilizzate come riferimento per la valutazione dell’handicap. Queste tabelle sono aggiornate periodicamente dal Ministero della Salute.

Patologie neurologiche

Le malattie neurologiche vengono valutate a seconda della funzionalità e della coordinazione motoria, sensoriale, cognitiva, affettiva, della presenza di patologie come l’Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi multipla, l’epilessia, la distrofia muscolare, la paralisi cerebrale infantile, ecc.

  • sclerosi multipla EDSS 4-5: invalidità dal 61 all’80%;
  • sclerosi multipla EDSS 5,5: invalidità dall’81 al 90%;
  • sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6: invalidità del 100%;
  • demenza vascolare con cdr 1: invalidità dall’81 al 90%;
  • demenza vascolare con cdr 2-5: invalidità del 100%;
  • morbo di Alzheimer con cdr 1: invalidità dall’81 al 90%;
  • morbo di Alzheimer con cdr 2-5: invalidità del 100%;
  • morbo di parkinson – stadio 3 di hy (malattia bilaterale da lieve a moderata; instabilità posturale; fisicamente autonomo): invalidità dal 71 al 90%;
  • morbo di parkinson –stadio 4 – 5 di hy (severa disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza – obbligato alla sedia a rotelle o costretto a letto, a meno che aiutato) o stadio 3 con gravi effetti collaterali da farmaci antiparkinsoniani: invalidità dal 91% al 100%;
  • epilessia con crisi settimanali generalizzate o parziali complesse oppure parziali a frequenza plurisettimanale: invalidità dal 71 al 90%;
  • epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse: invalidità dal 91% al 100%;
  • emiparesi grave: invalidità dal 71 all’80%;
  • emiplegia: invalidità dall’81 al 100%;
  • paraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 71 all’80%;
  • paraparesi con deficit di forza grave: invalidità dall’81 al 100%;
  • paraplegia: invalidità del 100%;
  • tetraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 91 al 100%;
  • tetraparesi con deficit di forza grave: invalidità del 100%;
  • atassia cerebellare con disabilità moderata: invalidità dall’81 al 90%;
  • atassia cerebellare con disabilità grave o totale: invalidità del 100%;
  • afasia di livello 1 o 0 alla asrs: invalidità dall’81 al 100%;
  • mielomeningocele in associazione con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali: invalidità dall’81 al 100%;
  • mielomeningocele associato a arnold-chiari di tipo ii e/o idrocefalo: invalidità del 100%;
  • sindrome della cauda equina completa con disturbi sfinterici e anestesia a sella: invalidità dal 71 all’80%;
  • miopatie con ipostenia prossimale grado 4 mdrs: invalidità dal 71 all’80%;
  • miopatie con grave astenia prossimale grado 5 mdrs: invalidità dal 91 al 100%;
  • distrofia di Duchenne: invalidità del 100%.

Patologie dell’apparato psichico

Le malattie dell’apparato psichico vengono valutate a seconda della funzionalità e dell’adattamento sociale, lavorativo, familiare, della presenza di schizofrenia, di disturbo bipolare, di depressione maggiore, di disturbo ossessivo-compulsivo, di disturbo post-traumatico da stress, di disturbo di personalità, di disturbo dell’umore, di disturbo d’ansia, di disturbo alimentare, di dipendenza da sostanze o di altre malattie psichiatriche:

  • disturbo amnesico persistente indotto da sostanze (tipo korsakoff): invalidità in misura fissa del 100%;
  • schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità in misura fissa del 75%;
  • schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
  • schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità in misura fissa del 75%;
  • schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità in misura fissa del 100%;
  • disturbo schizoaffettivo (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità in misura fissa del 100%;
  • depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
  • depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità fissa del 100%;
  • disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
  • disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità in misura fissa del 100%;
  • disturbo bipolare II e disturbo bipolare sai (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità in misura fissa del 75%;
  • disturbi deliranti (paranoia, parafrenia, delirio condiviso, altri): invalidità in misura fissa del 75%;
  • anoressia nervosa (tab. d, deficit grave): invalidità dal 75 al 100%;
  • ritardo mentale di media gravità (q.i.: da 35-40 a 50): invalidità dal 61 all’80%;
  • ritardo mentale grave e profondo (q.i.: < 35-40): invalidità in misura fissa del 100%.

=> Disabilità: nuove regole a integrazione della Legge 104

Patologie oncologiche

Le malattie oncologiche, come i tumori maligni, le leucemie, i linfomi, i mielomi, ecc. prevedono invalidità che vanno dal 21% al 100% a seconda dello stadio di gravità e agli esiti della terapia:

  • fegato epatocarcinoma: invalidità dall’81 al 100%;
  • pancreas carcinoma: invalidità dal 91 al 100%.

Di seguito alcune neoplasie che prevedono il riconoscimento dell’invalidità al 100%:

  • astrocitoma III grado in età > 50 anni a prescindere dai deficit neurologici;
  • astrocitoma IV grado (glioblastoma multiforme);
  • carcinoma tiroideo papillare o follicolare insorto in età > 45 anni stadio IV C (… M1);
  • carcinoma tiroideo midollare stadio IV C (… M1);
  • carcinoma tiroideo indifferenziato;
  • laringe carcinoma stadi IV A (T1-3N2 – T4AN0-2), IV B (T4B N0-2 – T1-4N3), IV C (… M1);
  • stomaco carcinoma stadi III A (T4AN1–T3N2–T2N3), III B (T4BN0,1– T4AN2–T3N3), III C (T4AN3–T4B N2,3), stadio IV (… M1);
  • colon carcinoma stadi IV A (M1a: metastasi in singolo organo), IV B (M1b: metastasi in più organi);
  • retto carcinoma stadi IV A (M1a: metastasi in singolo organo) e IV B (M1b: metastasi in più organi);
  • mammella carcinoma stadi III C (T1-4N3), IV (… M1);
  • ovaio carcinoma stadio IV;
  • utero corpo stadio IV (T4N0-1M0 – … M1);
  • utero cervice stadio IV (T4 N0-1M0 – M1);
  • testicolo carcinoma in recidiva o progressione, senza risposta alle terapie di salvataggio;
  • prostata carcinoma stadio IV (T4N0M0 –T1-4N1M0 – T1-4N0-1M1);
  • rene carcinoma stadio IV (T4N0,1 – M1);
  • vescica carcinoma stadio IV (T4BN0M0-…N1,2,3M0-… M1);
  • melanoma stadi III C (T1-4BN1B,2B–T1- 4N3M0), IV (M1);
  • osteosarcoma stadio III (presenza di metastasi);
  • sarcoma tessuti molli stadio IV;
  • tumori maligni disseminati a partenza ignota in trattamento palliativo o sintomatico;
  • linfoma di Hodgkin non responsivo o in progressione;
  • linfoma non Hodgkin di basso e alto grado non responsivo, in progressione o in recidiva;
  • leucemia linfatica cronica in progressione di malattia;
  • leucemia mieloide cronica in fase accelerata (blasti periferici o midollari 5- 19% e/o basofili periferici > 20% e/o piastrine < 100.000/ml) o blastica (blasti periferici o midollari ≥ 20%);
  • leucemia linfatica acuta dell’adulto in progressione;
  • leucemia mieloide acuta in progressione;
  • mieloma multiplo stadio III (emoglobina < 8,5 g/dl o calcemia > 12 mg/100 ml o numerose lesioni osteolitiche o produzione di proteine m: igg > 7 g/dl; iga > 5 g/dl; m proteinuria > 12 grammi/24 ore);
  • macroglobulinemia di Waldenstrom sintomatica resistente ai trattamenti o in recidiva o in progressione.

Patologie dell’apparato locomotore

Le patologie dell’apparato locomotore presentano percentuali di invalidità dal 6% al 100%, a seconda della funzionalità e della mobilità degli arti inferiori, superiori e del rachide, della presenza di osteoporosi, di artrosi, di artrite reumatoide, di spondilite anchilosante, di lupus eritematoso sistemico, di sclerodermia, di distrofia muscolare, di paralisi cerebrale infantile o di altre malattie degenerative o infiammatorie:

  • agenesia completa bilaterale degli arti superiori: invalidità fissa al 100%;
  • amputazione o perdita delle due mani non protesizzabile (tutte le perdite o amputazioni superiori bilaterali vengono assimilate): invalidità fissa al 100%;
  • amputazione o perdita delle due mani con protesi funzionale: invalidità fissa al 90%;
  • amputazione bilaterale di coscia, a prescindere dal livello, protesizzabile: invalidità fissa all’80%;
  • amputazione bilaterale di coscia o gamba non protesizzabile: invalidità fissa al 100%.

Patologie dell’apparato uditivo

Le patologie dell’apparato uditivo presentano invalidità che variano a seconda della funzionalità e della percezione uditiva, della presenza di sordità, di ipoacusia, di acufene, di labirintite, di otite, di meningoencefalite, di trauma acustico o di altre malattie congenite o acquisite.

La sordità da perdita uditiva grave bilaterale con evidenti fonologopatie audiogene, è la malattia uditiva ritenuta tra le più gravi, dalla quale consegue un’invalidità all’80%.

Patologie cardiovascolari

Le percentuali di invalidità assegnate alle patologie dell’apparato cardiocircolatorio come l’infarto, l’ictus, l’insufficienza cardiaca, l’aritmia, l’ipertensione, ecc. vanno dal 6% al 100%, a seconda della gravità e della frequenza delle manifestazioni cliniche, della funzionalità cardiaca, della pressione arteriosa, della presenza di complicanze o di interventi chirurgici:

  • aritmie gravi: invalidità dal 71 all’80%;
  • aritmie gravissime: invalidità dall’81 al 100%;
  • coronaropatia grave: invalidità dal 71 all’80%;
  • coronaropatia gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
  • miocardiopatie con insufficienza cardiaca grave: invalidità dal 71 all’80%;
  • miocardiopatie con insufficienza cardiaca gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
  • trapianto cardiaco complicato: invalidità dal 61 al 100%;
  • valvulopatie di grado severo: invalidità dal 71 all’80%;
  • valvulopatie di grado severo scompensate: invalidità dall’81 al 100%;
  • difetto interatriale (dia) – stadio IV- dia di grado severo. gravi esiti di chiusura di dia. Inoperabile: invalidità dal 71 al 100%;
  • difetto interventricolare (div) stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
  • difetto interventricolare (div) stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
  • pervietà del dotto arterioso stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
  • pervietà del dotto arterioso stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
  • pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
  • pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
  • cardiopatia ipertensiva con impegno cardiaco di grado severo: invalidità dal 71 all’80%;
  • cardiopatia ipertensiva scompensata: invalidità dall’81 al 100%;
  • trapianto di cuore e polmoni complicato: le complicanze vanno valutate come descritto nei relativi capitoli. la percentuale ottenuta va considerata in concorrenza con la valutazione di base del trapianto cuore -polmoni: invalidità dal 71 al 100%;
  • aneurisma dell’aorta toracica o addominale – stadio V: invalidità dal 71 all’80%;
  • arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche: invalidità dal 71 all’80%;
  • arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche estese o gangrena: invalidità dall’81 al 100%.

Patologie respiratorie

Per le patologie dell’apparato respiratorio come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la fibrosi cistica, la tubercolosi, ecc. la percentuale di invalidità cambia a seconda della capacità vitale, della saturazione di ossigeno, della frequenza respiratoria, della presenza di dispnea, di broncopneumopatia cronica ostruttiva, di asma, di fibrosi cistica, di tubercolosi o di altre malattie infiammatorie o infettive:

  • bpc asmatiche gravi (FEV1 O PEF pari al 31-40%; ove disponibile, variabilità circadiana > 30%; PaO2 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
  • bpc asmatiche severe (FEV1 O PEF inferiore al 30%; ove disponibile, variabilità circadiana > 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die): invalidità dall’81 al 90%;
  • bpc asmatiche severe (FEV1 O PEF inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
  • bpc ostruttive gravi (FEV1/FVC < 70 e FEV1 pari al 31-40% ; PaO2 = 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
  • bpc ostruttive severe (FEV1/FVC < 70 e FEV1 inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die):invalidità dall’81 al 90%;
  • bpc ostruttive severe (FEV1/FVC < 70 e FEV1 inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
  • bpc restrittive gravi (FVC pari al 31- 40%; PaO2 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
  • bpc restrittive severe (FVC inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die):invalidità dall’81 al 90%;
  • bpc restrittive severe (FVC inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
  • interstiziopatie gravi (FVC pari al 31- 40% e/o DLCO pari al 31-40%; PaO2 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
  • interstiziopatie severe (FVC inferiore al 30% e/o DLCO inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die):invalidità dall’81 al 90%;
  • interstiziopatie severe (FVC inferiore al 30% e/o DLCO inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
  • trapianto di polmone complicato: invalidità dal 71 al 100%.

Patologie gastrointestinali

Per patologie gastrointestinali, come la malattia di Crohn, la colite ulcerosa, la celiachia, l’epatite, la cirrosi, ecc. le invalidità vengono valutate come segue:

  • stenosi esofagea con disfagia costante alimentazione solo liquida; necessità di dilatazioni frequenti (iv classe bmi < 16): invalidità dal 71 all’80%;
  • stenosi esofagea con ostruzione serrata che richiede una gastro/entero-stomia (peg) (classe V): invalidità al 100%;
  • cirrosi epatica classe B di childpugh (punteggio 7-9): invalidità dal 61 all’80%;
  • cirrosi epatica classe C di childpugh (punteggio >9): invalidità dall’81 al 100%;
  • trapianto di fegato complicato: invalidità dal 61 al 100%;
  • trapianto di intestino complicato: invalidità dal 61 al 100%;
  • sindrome da malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica e/o infiammatoria e/o da resezione (iv classe bmi < 16): invalidità dal 61 all’80%;
  • malattie infiammatorie croniche intestinali (III e IV classe): invalidità dal 61 al 100%.

Patologie dell’apparato urinario

Le patologie dell’apparato urinario vengono valutate in base alla funzionalità renale, della presenza di insufficienza renale cronica, di glomerulonefrite, di nefrite, di nefrosi, di calcolosi, di infezioni, di neoplasie o di altre malattie congenite o acquisite.

  • insufficienza renale cronica con clearance della creatinina/vfg < 15 ml/min o insufficienza renale terminale in dialisi peritoneale (stadio V): invalidità dal 71 all’80%;
  • insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale ovvero in dialisi peritoneale con scarsa tolleranza terapeutica: invalidità dall’81 al 90%;
  • i.r. terminale in emodialisi trisettimanale complicata da cardiopatia ischemico ipertensiva e/o cardiomiopatia e/o ipotensione grave e/o neuropatia e/o osteodistrofia e/o anemia grave e/o sindrome emorragica: invalidità al 100%;
  • trapianto renale con complicanze: invalidità dal 51 al 100%.

Patologie reumatiche

Le malattie reumatiche, come l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, ecc. prevedono invalidità comprese tra il 21 e il 100%.

Patologie infettive

Le malattie infettive, come l’AIDS, l’epatite virale, la tubercolosi, la malaria, la lebbra, ecc. danno luogo a invalidità dal 21% al 100% in base al grado di evoluzione della malattia.

Patologie genetiche e congenite

Le malattie genetiche e congenite, come la sindrome di Down, la sindrome di Turner, la sindrome di Klinefelter, la fibrosi cistica, l’emofilia, la spina bifida, la palatoschisi, l’anencefalia, etc. comportano invalidità con percentuali variabili in base alla gravità. Rientrano tra le patologie congenite più gravi:

  • fibrosi cistica con manifestazioni conclamate di malattia: invalidità dal 41 al 100%;
  • osteogenesi imperfetta forme gravi con fratture frequenti e deformità plurisegmentarie: invalidità dal 51 al 100%;
  • sindrome di down, di patau, di edward, trisomia 9, monosomia 5p o sindrome del “cri du chat”, oloprosencefalia alobare o semilobare: 100% d’invalidità;
  • sindrome di cornelia de lange con ritardo mentale lieve / anomalie morfologiche / anomalie degli organi interni: invalidità dal 71 al 90%;
  • sindrome di cornelia de lange con ritardo mentale moderato-grave / anomalie morfologiche / anomalie degli organi interni: invalidità in misura fissa al 100%;
  • malattia di wilson complicata: invalidità dal 21 al 100%;
  • emocromatosi ereditaria omozigote complicata: invalidità dal 31 al 100%;
  • malattia di huntington con gravi disturbi motori e/o demenza: invalidità in misura fissa al 100%;
  • sindrome di alport complicata: invalidità dal 21 al 100%;
  • adrenoleucodistrofia ad esordio tardivo, con prevalente compromissione neurologica periferica , di grado medio (paraparesi spastica, disfunzioni urinarie e sessuali) in presenza o meno di insufficienza surrenalica: invalidità dall’81 al 90%;
  • adrenoleucodistrofia ad esordio tardivo, con compromissione neurologica periferica avanzata e/o centrale (paraplegia, incontinenza anche doppia, demenza): invalidità al 100%;
  • adrenoleucodistrofia ad esordio infantile: invalidità al 100%;
  • sclerosi tuberosa complicata (ai fini della valutazione complessiva la percentuale ottenuta dall’analisi delle complicanze, che possono essere epilessia, ritardo mentale, compromissione d’organo, va considerata in concorrenza con la valutazione di base della malattia): invalidità dal 35 al 100%;
  • malattia di behcet complicata (ai fini della valutazione complessiva la percentuale ottenuta dall’analisi delle complicanze, che possono essere articolari, oculari, vascolari, organi interni, sistema nervoso, va considerata in concorrenza con la valutazione di base della malattia): invalidità dal 21 al 100%.

Patologie autoimmuni

Le malattie autoimmuni, come il lupus, il diabete di tipo 1, la tiroidite di Hashimoto, la malattia di Addison, la vitiligine, ecc. danno luogo a un’invalidità compresa tra il 21 e il 100%.

Patologie degenerative

Le malattie degenerative, come l’osteoporosi, l’artrosi, la demenza senile, la malattia di Huntington, ecc. danno luogo a invalidità dal 5% al 100% in base alla gravità.

Patologie dell’apparato visivo

Le malattie oftalmiche, come il glaucoma, la cataratta, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare, ecc. rientrano tra le patologie dell’apparato visivo che possono portare ad invalidità con le seguenti percentuali, a seconda della gravità:

  • ipovisione grave (campo visivo residuo tra 29 e 10%): invalidità in percentuale fissa del 60%;
  • cecità parziale (campo visivo residuo tra 9 e 3%): invalidità in percentuale fissa dell’80%;
  • cecità assoluta (campo visivo residuo minore del 3%): invalidità in percentuale fissa del 100%.

Patologie dermatologiche

Per le malattie dermatologiche, come la psoriasi, l’eczema, l’acne, l’orticaria, ecc. le percentuali di invalidità vanno dal 21% al 100% in base alla gravità e allo stadio della malattia.

Patologie endocrinologiche

Le malattie endocrinologiche, come il diabete, l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo, il morbo di Cushing, il morbo di Basedow, ecc. vengono valutate come segue:

  • diabete mellito in buon compenso con complicanze di grado moderato: invalidità dal 61 al 70%
  • diabete mellito in mediocre compenso con complicanze moderate: invalidità dal 71 al 80%;
  • diabete mellito scompensato con complicanze di grado moderato: invalidità dal 81 al 90%;
  • diabete mellito con complicanze gravi: invalidità dal 91 al 100%;
  • acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
  • sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
  • panipopituitarismo anteriore in non completo controllo terapeutico (con valutazione complessiva degli ulteriori deficit): invalidità dal 21 al 70%;
  • insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.

Patologie ematologiche

Le malattie ematologiche, come l’anemia, il linfoma, il mieloma, la talassemia, ecc. dipendono dalla gravità. Ad esempio:

  • Talassemia Major comporta un grado di disabilità che varia dal 35% al 100%, a seconda della sua gravità;
  • anemia aplastica estremamente grave: invalidità che va dall’81% al 100%.

Patologie dell’apparato fisiognomico

Le patologie dell’apparato fisiognomico vengono valutate a seconda del danno estetico e delle sue ripercussioni, anche sulla psiche, ovvero in base a funzionalità e dell’espressione del volto, della presenza di labbro leporino, di palatoschisi, di paralisi facciale, di nevralgia del trigemino, di neoplasie, di ustioni, di traumi o di altre malattie congenite o acquisite. Tra le malattie più gravi vi sono:

  • perdita subtotale o totale delle labbra, invalidità del 25%;
  • scalpo totale, con invalidità del 25%;
  • cheilognatopalatoschisi non corretta (gola lupina): invalidità all’80%;
  • amputazioni della lingua subtotaletotale comprensiva dei deficit funzionali di fonazione, masticazione e deglutizione: invalidità al 70%.

Patologie dell’apparato fonatorio

Tra le malattie dell’apparato fonatorio, come la disfonia, la disartria, la dislalia, l’afasia, la balbuzie, quelle ritenute più gravi sono:

  • laringectomia totale: percentuale fissa pari al 70% d’invalidità;
  • laringectomia totale con tracheostomia: percentuale fissa pari all’80% d’invalidità.

Patologie dell’apparato riproduttivo

Rientrano tra le patologie che prevedono l’assegnazione dell’invalidità patologie dell’apparato riproduttivo femminile e maschile quali:

  • salpingovariectomia bilaterale in epoca prepuberale: invalidità al 40%;
  • isterectomia radicale in epoca prepuberale: invalidità al 40%;
  • castrazione in età prepubere: invalidità al 40%;
  • evirazione completa in età prepubere: invalidità al 50%.

Iter per ottenere l’invalidità ai sensi della Legge 104

Le patologie elencate sono solo alcune di quelle che possono dare diritto alla Legge 104, ma non sono esaustive.

Per sapere se si ha diritto ai benefici previsti dalla Legge 104, bisogna presentare una domanda all’INPS e ottenere il riconoscimento dell’invalidità, sottoponendosi a una visita medica presso la commissione competente. La commissione valuterà il grado di handicap e la situazione personale del richiedente e, eventualmente, rilascerà un certificato che attesta il diritto ai benefici previsti dalla Legge 104.

Se la patologia di cui si soffre non rientra tra quelle elencate nelle tabelle ministeriali, sarà la commissione medica a definire le lesioni tenendo in considerazione infermità analoghe, di pari gravità, presenti nelle tabelle.

Come si calcolano le percentuali di invalidità della 104

Nel caso di una sola patologia, l’invalidità può essere espressa con una percentuale fissa, con una misura percentuale compresa tra un valore minimo e massimo o con una percentuale determinata per analogia.

Nel caso di più patologie, le percentuali relative alle singole infermità vengono calcolate e poi integrate in base a diversi criteri, a seconda che le menomazioni siano in concorso funzionale o semplicemente coesistenti.

L’invalidità totale, in caso di patologie coesistenti si ottiene sommando le invalidità parziali e sottraendo il loro prodotto. Ad esempio, se una patologia è valutata al 20% e un’altra al 15%, l’invalidità totale sarà pari al 32%: (0,20+0,15)-(0,20×0,15) = 0,32

Se ci sono ulteriori patologie, il procedimento si ripete con lo stesso metodo.

Per quanto riguarda le patologie concorrenti, in alcuni casi la percentuale d’invalidità collegata al concorso è indicata direttamente in una tabella. Altrimenti, è necessaria una valutazione complessiva che non si basa sulla somma delle singole percentuali.

Nella valutazione, si deve considerare se è possibile applicare delle protesi. L’applicazione di protesi ben tollerate ed efficaci può ridurre la gravità del pregiudizio funzionale e quindi la percentuale di invalidità fino a dieci punti percentuali.