Tratto dallo speciale:

Reddito di Cittadinanza, ultima ricarica a luglio: da settembre cambia tutto

di Alessandra Gualtieri

19 Giugno 2023 08:51

Reddito di Cittadinanza, il pagamento di luglio 2023 sarà l'ultimo: da settembre nuova procedura per accedere al Supporto per la formazione e il lavoro.

Reddito di Cittadinanza al capolinea: quella di luglio sarà l’ultima ricarica per i beneficiari 2023 e da agosto gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia resteranno senza sussidio, in attesa di iscriversi dal 1° settembre al nuovo portale web del Governo.

Chi rispetterà i requisiti di legge, impegnandosi a seguire i corsi di formazione e a stilare il patto digitale per il lavoro, potrà accedere ad un nuovo contributo, volto a finanziare questa fare formativa in attesa di trovare impiego.

Per i soggetti in condizioni di povertà che non hanno i requisiti familiari per rientrare nel nuovo Assegno di inclusione (che comunque parte il prossimo 1° gennaio 2024), infatti, spetta un sussidio individuale di 350 euro.

Stop al Reddito di Cittadinanza dal 1° agosto

Con il Decreto Lavoro (Decreto Legge del 4 maggio 2023, n. 48), il governo Meloni ha confermato l’abolizione del Reddito di Cittadinanza e introdotto il nuovo strumenti per i soggetti occupabili con età compresa tra 18 e 59 anni.

La risposta è molto semplice: quella di luglio risulta essere a tutti gli effetti l’ultima ricarica per chi percepisce il reddito di cittadinanza dallo scorso mese di gennaio.

Per chi resta il RdC fino a dicembre

Il sussidio resta soltanto per chi è seguito dai servizi sociali in quanto rientrante nelle fasce di popolazione che potenzialmente non possono trovare lavoro (disabili, minori, anziani, ecc.). Pertanto, il RdC resta fino a fine anno anche per i nuclei familiari con minorenni, persone con disabilità o con almeno sessant’anni.

Per questi nuclei, il RdC sarà erogato fino al 31 dicembre 2023, per poi essere sostituito dall’Assegno di Inclusione (AdI) dal 1° gennaio 2024.

Supporto per la formazione e il lavoro da settembre

Il nuovo strumento personale (che spetta dunque anche gli occupabili che rientrano nei nuclei familiari ammessi all’Assegno di Inclusione non inclusi nella scala di equivalenza), si chiama Supporto per la formazione e il lavoro e partirà a settembre 2023. Si tratta di un sussidio economico pari a 350 euro al mese, per un massimo di 12 mensilità.

I potenziali beneficiari devono avere determinati requisiti, anche di reddito. La soglia ISEE massima è infatti quella di 6mila euro l’anno, ossia la soglia sotto la quale si è considerati in povertà assoluta. Inoltre, per poter ottenere il beneficio si dovrà partecipare a programmi di formazione e progetti di pubblica utilità.

Di fatto, rispetto agli attuali potenziali beneficiari che prendono il RdC, resteranno fuori circa 5000mila persone. Il sussidio è comunque individuale: significa che nella stessa famiglia possono prenderlo tutti i maggiorenni con i requisiti richiesti.

Assegno di Inclusione dal 1° gennaio 2024

Entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 sostituendo il Reddito di Cittadinanza ed offre un contributo economico a partire da 480 euro annui per i nuclei familiari con almeno un componente in condizione di disabilità, minorenne o con almeno 60 anni di età, congiuntamente ad un ISEE familiare fino a 9.360 euro annui.

Il beneficio è inoltre condizionato alla sottoscrizione del patto di attivazione e all’adesione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

Il contributo economico sarà erogato dall’INPS tramite una nuova card elettronica, denominata Carta di Inclusione, per un periodo massimo di 18 mensilità rinnovabili di ulteriori 12 mesi.