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Rimborsi 730: calendario pagamenti da luglio a marzo

di Alessandra Gualtieri

Rimborsi da 730 a luglio in busta paga per chi ha inviato il modello a maggio, accredito sul conto ad agosto per gli invii di giugno: tutte le scadenze.

Al via i primi rimborsi da 730 con la busta paga di luglio per chi ha inviato della dichiarazione dei redditi a fine maggio, mentre per chi l’ha consegna al CAF o l’ha inviata telematicamente entro il 20 giugno, l’accredito sul conto assieme allo stipendio è previsto con il cedolino di agosto.

Si tratta dei pagamenti del conguaglio fiscale a credito (sulle tasse dovute) derivanti dall’applicazione delle detrazioni e dal ricalcolo delle imposte dovute rispetto a quanto trattenuto nel corso dell’anno.

La data di accredito del rimborso da 730 dipende sia da quando si trasmette il modello dalla modalità di invio: se lo si presenta senza sostituto d’imposta, i rimborsi arrivano dallo Stato e dunque più tardi rispetto ai classici rimborsi in busta paga, e con tempistiche differenti a seconda dell’importo.

Vediamo quando arrivano i rimborsi derivanti dalla dichiarazione dei redditi, caso per caso.

Come funziona il rimborso da 730 con sostituto d’imposta?

Se il contribuente che trasmette il 730 ha un sostituto d’imposta (il datore di lavoro oppure l’ente pensionistico), allora ottiene il rimborso direttamente nella busta paga o nel cedolino pensione, perché il rimborso è anticipato dal sostituto stesso che funge da intermediario.

Come funziona il rimborso da 730 senza sostituto di imposta?

Se il contribuente che trasmette il 730 senza indicare nel modello un sostituto di imposta (ossia un datore di lavoro o un ente pensionistico che possa fare da intermediario per anticipare il pagamento dei rimborsi fiscali) allora le operazioni di conguaglio (addebiti e rimborsi IRPEF) ricadono direttamente sullo Stato, che invierà gli eventuali rimborsi tramite assegno o con accredito su IBAN.

Quando presentare il 730 per avere il rimborso a luglio?

Prima si invia il 730 e prima sarà elaborata la dichiarazione dei redditi, così da ottenere nella prima busta paga utile a partire da luglio i rimborsi spettanti. Considerando che la prima data utile per inviare il 730/2023 era l’11 maggio, per essere certi di ricevere il rimborso con la busta paga o nel cedolino pensione di giugno o luglio, era necessario trasmettere il 730 entro maggio. Chi lo invia entro giugno riceverà i rimborsi al massimo entro agosto.

Pagamento rimborsi da 730: quando arrivano?

Per i contribuenti che hanno scelto la liquidazione diretta dall’Agenza delle Entrate dei rimborsi IRPEF a credito, derivanti dalle operazioni di conguaglio operate nella dichiarazione dei redditi (tramite Modello 730), è prevista uno specifico calendario pagamenti, con scadenze e regole diverse sia per quanto riguarda l’importo dei rimborsi da ricevere sia per quanto riguarda la modalità di versamento selezionata in fase di richiesta.

Chi opta per la liquidazione dei rimborsi in busta paga, ottiene la liquidazione dei crediti d’imposta a partire da luglio, nel primo cedolino paga utile. Più complessa la situazione per chi non ha un sostituto d’imposta (datore di lavoro) che anticipa subito tali rimborsi. In caso di presentazione del modello 730 senza sostituto, infatti, le somme a credito sono rimborsate direttamente dall’Agenzia delle Entrate utilizzando l’IBAN comunicato.

Rimborsi 730 senza busta paga: come funziona?

La scelta del rimborso senza sostituto d’imposta per alcuni contribuenti è inevitabile (ad esempio per i disoccupati) mentre per altri può essere dettata dall’incertezza finanziaria del proprio datore di lavoro che potrebbe trovarsi magari a rischio fallimento. Negli anni di pandemia, molti hanno optato per questa soluzione non essendo certi, in sede di dichiarazione dei redditi a giugno, di poter considerare certo il proprio posto di lavoro a dicembre, in sede di conguagli.

Vediamo di seguito le diverse casistiche e le scadenze di pagamento previste.

Rimborsi senza sostituto: quale calendario?

Per i rimborsi IRPEF dei contribuenti senza sostituto d’imposta (o che hanno comunque scelto di ottenere i crediti direttamente dall’Agenzia delle Entrate invece che dal proprio datore di lavoro), l’accredito diretto è di norma effettuato entro sei mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione (quindi, entro il successivo marzo):

  • per importi fino a mille euro è previsto l’accredito su IBAN dal 15 dicembre ed entro il 22 dicembre (ma per chi avesse scelto il bonifico domiciliato, il pagamento può slittare fino a gennaio);
  • se l’importo è compresa tra 1.000 e fino a 4mila euro o il credito deriva da bonus edili che necessitano di riscontro tramite documentazione e certificazioni obbligatorie, l’accredito può arrivare anche dopo, entro marzo, tramite bonifico o vaglia.

Perché i rimborsi 730 arrivano in ritardo?

Ci sono poi dei ritardi dovuti a casi particolari, ad esempio per errate coordinate bancarie: per rimborsi fino a mille euro con IBAN sbagliato, l’Amministrazione finanziaria invia una lettera al contribuente invitandolo ad incassare il rimborso presso uno sportello postale.

Perché i rimborsi sono inferiori alle spettanze?

Se i rimborsi spettanti dai conguagli del 730 risultano di importo superiore alle imposte versate con la ritenuta in busta paga o nel cedolino pensione, allora di perde l’eccedenza: l’IRPEF sarà rimborsata solo fino a occorrenza della propria capienza fiscale.