Con l’avvio della stagione dichiarativa 2023, si va a concludere quella 2022 con i rimborsi a conguaglio fiscale a credito (con il rimborso delle tasse) o a debito (con la trattenuta di quanto dovuto): gli ultimi pagamenti sono previsti per marzo.
Il modello 730, infatti, può essere presentato anche senza sostituto d’imposta, nel qual caso i rimborsi arrivano dallo Stato, più tardi rispetto ai rimborsi in busta paga, e con tempistiche differenti a seconda del caso.
Vediamo quando arrivano i rimborsi derivanti dalla dichiarazione dei redditi, caso per caso.
Pagamento rimborsi da 730: quando arrivano?
Per i contribuenti che hanno scelto la liquidazione diretta dall’Agenza delle Entrate dei rimborsi IRPEF a credito, derivanti dalle operazioni di conguaglio operate nella dichiarazione dei redditi (tramite Modello 730), è prevista uno specifico calendario pagamenti, con scadenze e regole diverse sia per quanto riguarda l’importo dei rimborsi da ricevere sia per quanto riguarda la modalità di versamento selezionata in fase di richiesta.
Chi opta per la liquidazione dei rimborsi in busta paga, ottiene la liquidazione dei crediti d’imposta a partire da luglio, nel primo cedolino paga utile. Più complessa la situazione per chi non ha un sostituto d’imposta (datore di lavoro) che anticipa subito tali rimborsi. In caso di presentazione del modello 730 senza sostituto, infatti, le somme a credito sono rimborsate direttamente dall’Agenzia delle Entrate utilizzando l’IBAN comunicato.
Rimborsi 730 senza busta paga: come funziona?
La scelta del rimborso senza sostituto d’imposta per alcuni contribuenti è inevitabile (ad esempio per i disoccupati) mentre per altri può essere dettata dall’incertezza finanziaria del proprio datore di lavoro che potrebbe trovarsi magari a rischio fallimento. Negli anni di pandemia, molti hanno optato per questa soluzione non essendo certi, in sede di dichiarazione dei redditi a giugno, di poter considerare certo il proprio posto di lavoro a dicembre, in sede di conguagli.
Vediamo di seguito le diverse casistiche e le scadenze di pagamento previste.
Rimborsi senza sostituto: quale calendario?
Per i rimborsi IRPEF dei contribuenti senza sostituto d’imposta (o che hanno comunque scelto di ottenere i crediti direttamente dall’Agenzia delle Entrate invece che dal proprio datore di lavoro), l’accredito diretto è di norma effettuato entro sei mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione (quindi, entro il successivo marzo):
- per importi fino a mille euro è previsto l’accredito su IBAN dal 15 dicembre ed entro il 22 dicembre (ma per chi avesse scelto il bonifico domiciliato, il pagamento può slittare fino a gennaio);
- se l’importo è compresa tra 1.000 e fino a 4mila euro o il credito deriva da bonus edili che necessitano di riscontro tramite documentazione e certificazioni obbligatorie, l’accredito può arrivare anche dopo, entro marzo, tramite bonifico o vaglia.
Perché i rimborsi 730 arrivano in ritardo?
Ci sono poi dei ritardi dovuti a casi particolari, ad esempio per errate coordinate bancarie: per rimborsi fino a mille euro con IBAN sbagliato, l’Amministrazione finanziaria invia una lettera al contribuente invitandolo ad incassare il rimborso presso uno sportello postale.