Lavori gravosi in attesa di bilancio

di Anna Fabi

19 Settembre 2018 10:00

Quaranticinque giorni di tempo in più alle Commissioni Tecniche per lo studio dei lavori gravosi e l'andamento della spesa previdenziale e quella assistenziale.

Arrivata con un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato dalla maggioranza in sede di conversione del provvedimento in Parlamento, la proroga fino al 15 novembre per le Commissioni sui Lavori Gravosi formate da esperti designati dal Governo e dalle parti sindacali per l’ampliamento dei lavori gravosi e lo studio dell’andamento della spesa previdenziale ed assistenziale.

Le due Commissioni Tecniche sono state istituite con la Legge di Bilancio 2018 a seguito del confronto tra l’Esecutivo e le parti sociali e ora hanno 45 giorni in più per concludere i lavori e presentare una relazione alle Camere.

Obiettivi Commissioni Lavori Gravosi

I rappresentanti di Governo, INPS, ISTAT e sindacati che costituiscono le due Commissioni hanno i seguenti compiti:

  • da un parte di studiare la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all’età anagrafica ed alle condizioni soggettive dei lavoratori, al fine di acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche a supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale ed assistenziale. In sostanza dovranno arrivare ad individuare ulteriori categorie di lavoratori che in ragione della particolare gravosità del lavoro svolto possano essere ammessi a godere di particolari benefici previdenziali;
  • dall’altra di effettuare uno studio sulla classificazione e comparazione, a livello europeo ed internazionale, della spesa pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziale. Questo servirà per capire se è possibile separare la previdenza dall’assistenza.

Parallelamente le Commissioni dovrebbero dare uno spunto utile ad individuare possibili modifiche che vadano a correggere gli attuali disequilibri presenti nel modello pensionistico italiano, con particolare attenzione alla situazione delle donne e dei più giovani.