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Conto Energia Termico in arrivo entro ottobre

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 7 Settembre 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 10:02

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Il Conto Energia Termico per le fonti rinnovabili non elettriche arriverà tra fine settembre ed ottobre, almeno stando alle parole di Bonacci: ecco cosa prevede la bozza.

Le imprese del settore delle energie rinnovabili termiche, sono ancora in attesa della definizione del nuovo sistema di incentivi ad esse dedicato, il Conto Energia.

Il cosiddetto Conto Energia Termico è atteso da praticamente un anno e ora il Governo torna a parlare del sistema di incentivi che dovrebbe sostituire il meccanismo delle detrazioni IRPEF attualmente in uso per le rinnovabili non elettriche.

Già l’estate scorsa era arrivata la promessa da parte dell’ex Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico Stefano Saglia della definizione del Conto Energia Termico, ma ad oggi ancora non ve ne è traccia. O meglio, sono circolate solo delle bozze che non hanno però trovato il favore di associazioni e sindacati.

Ora il tutto è passato nelle mani di Enrico Bonacci del Ministero dello Sviluppo Economico e questo ha assicurato che il Conto Energia Termico arriverà entro ottobre 2012.

Eppure Bonacci non ha lasciato intendere chiarezza da parte del Ministero sul quadro di incentivi che intende adottare e soprattutto in merito alla possibile sovrapposizione con il bonus del 55% concesso in caso di interventi volti all’efficiendamento energetico.

Una delle ipotesi possibili è che il Governo definisca un incentivo unico, facendo scomparire la detrazione fiscale per l’efficienza energetica.

Tra le due forme di incentivo vi sono ovviamente diverse differenze a partire dal fatto che la detrazione fiscale del 55% viene spalmata in dieci anni, mentre gli incentivi diretti verrà diluita in due anni.

Secondo Bonacci «riavere il 45-50% della spesa in 2 anni, a mio parere, è assolutamente competitivo rispetto a vedersi restituire il 55% in 10 anni».

Probabile poi l’aumento del tetto di spesa per il Conto Energia Termico al di sopra degli attuali 700 milioni di euro, il tutto cercando di non andare a pesare eccessivamente sulla bolletta del gas.

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