


Il settore delle energie rinnovabili in Italia sta vivendo un’espansione senza precedenti, ma il sovraccarico delle richieste di allaccio alla rete rischia di rallentarne lo sviluppo: nel solo 2024, Terna ha ricevuto oltre 6.000 domande per una capacità totale di 348 gigawatt, un dato cinque volte superiore agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Il fotovoltaico guida la crescita, con oltre 152 gigawatt richiesti, concentrati soprattutto in Puglia, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Lazio. Tuttavia, molte domande non si concretizzano poi in impianti operativi, creando una congestione virtuale che ostacola i progetti realmente fattibili.
Per affrontare il problema, Terna e le istituzioni competenti stanno introducendo nuove regole per selezionare i progetti più solidi e sostenibili. Ecco dunque cosa cambia per privati e imprese.
Rinnovabili: le nuove regole per le richieste di allaccio
Per ottimizzare la gestione della rete e ridurre le speculazioni, il Ministero dell’Ambiente, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e Terna stanno lavorando a nuove misure volte ad una maggiore selettività delle richieste, anche tramite l’introduzione di vincoli finanziari e la previsione di termini di decadenza.
Con il nuovo quadro regolatorio in via di definizione, le richieste saranno soggette a criteri più stringenti, con l’introduzione di filtri per identificare i progetti più maturi e potrebbe anche essere richiesto un deposito o una certificazione bancaria che attesti la capacità economica di realizzare l’impianto. Infine, se il progetto non avanzasse entro un termine prestabilito, la richiesta potrebbe essere automaticamente annullata, evitando così il blocco di capacità inutilizzata.
Per supportare investitori e imprese, Terna sta sviluppando anche strumenti digitali come Econnextion, una piattaforma che offre una mappatura geolocalizzata delle richieste di connessione. Questo strumento consentirà di valutare la fattibilità dei progetti e l’infrastruttura disponibile nelle diverse aree del Paese, ottimizzando le decisioni di investimento.
L’impatto sulle imprese e gli investitori
L’introduzione di criteri più rigorosi per le richieste di allaccio alla rete rappresenta una svolta per il settore delle rinnovabili in Italia.
Le nuove regole puntano a rendere il mercato delle rinnovabili più efficiente, favorendo i progetti con reali prospettive di completamento. Per gli operatori del settore significa ottenere una corsia preferenziale laddove si presentino proposte solide e finanziariamente sostenibili. Inoltre, a fronte di una maggiore selettività per le richieste di allaccio, si dovrebbero ridurre i tempi di attesa per i progetti davvero validi.
In generale, l’obiettivo è quello di garantire maggiore certezza nelle decisioni di investimento, grazie a strumenti di pianificazione più avanzati. Non solo: se da un lato le nuove misure limiteranno le speculazioni, dall’altro garantiranno uno sviluppo più sostenibile e prevedibile del mercato.
Per le imprese del settore, però, sarà necessario adattarsi velocemente per non perdere le opportunità offerte dalla transizione energetica.