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Taglio bollette: nuovi aiuti UE per ridurre i costi energetici

di Anna Fabi

15 Ottobre 2021 10:00

La Commissione UE approva misure per affrontare il caro prezzi e la transizione green: dal taglio bollette all'energia pulita.

Sostegno di emergenza al reddito delle famiglie, aiuti di Stato per le imprese e sgravi fiscali mirati. La Commissione Europea ha adottato un pacchetto di misure contro l’aumento dei prezzi dell’energia per rispondere all’impennata mondiale e consentire di affrontare nell’immediato il caro-prezzi. Che, secondo le previsioni si protrarrà per tutto l’inverno.

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«L’aumento dei prezzi mondiali dell’energia è fonte di grande preoccupazione per l’UE. Ora che stiamo uscendo dalla crisi pandemica e facendo ripartire l’economia, è importante proteggere i consumatori vulnerabili e sostenere le imprese europee», sottolinea Kadri Simson, commissaria per l’Energia. Nell’immediato, la Commissione UE aiuterà gli Stati Membri ad adottare misure veloci per ridurre l’impatto sulle famiglie e le imprese durante l’inverno. «In parallelo abbiano individuato altri interventi a medio termine finalizzati a rendere il nostro sistema energetico più resiliente e flessibile», aggiunge Simson. Partiamo dalle misure immediate che gli Stati possono adottare, e che riguardano il caro prezzi per famiglie e imprese:

  • sussidi ai consumatori in condizioni di povertà energetica, attraverso buoni o pagamenti sconti in bolletta finanziati con i proventi del sistema UE di scambio di quote di emissioni (EU ETS);
  • proroghe di pagamento delle bollette;
  • misure di salvaguardia per evitare la sconnessione delle utenze dalla rete;
  • riduzioni d’imposta per le famiglie vulnerabili;
  • aiuti alle imprese e alle industrie, in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato;
  • dialogo internazionale nel settore dell’energia per garantire la trasparenza, la liquidità e la flessibilità dei mercati internazionali;
  • indagine sui potenziali comportamenti anticoncorrenziali nel mercato dell’energia e incaricare l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) di monitorare ancor più da vicino gli sviluppi del mercato del carbonio;
  • accordi di compravendita di energia elettrica da fonti rinnovabili e misure di accompagnamento.

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L’obiettivo di lungo periodo è la transizione all’energia pulita, il modo migliore per scongiurare altri shock in futuro. Le misure a medio termine per un sistema energetico decarbonizzato e resiliente:

  • potenziare gli investimenti nelle energie rinnovabili, nelle ristrutturazioni e nell’efficienza energetica e sveltire le aste e le procedure di autorizzazione delle rinnovabili;
  • sviluppare la capacità di stoccaggio dell’energia, anche mediante batterie e idrogeno, al fine di promuovere l’aumento della quota di rinnovabili;
  • chiedere ai regolatori europei dell’energia (ACER) di esaminare vantaggi e svantaggi dell’assetto attuale del mercato dell’energia elettrica e, se del caso, formulare raccomandazioni da sottoporre alla Commissione;
  • valutare l’opportunità di rivedere il regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento per migliorare l’uso e il funzionamento dello stoccaggio di gas in Europa;
  • sondare i potenziali vantaggi di appalti congiunti volontari per l’acquisto di stock di gas da parte degli Stati membri;
  • istituire nuovi gruppi regionali transfrontalieri che analizzino i rischi nel settore del gas e forniscano consulenza agli Stati membri circa l’impostazione dei loro piani di azione preventivi e piani di emergenza;
  • rafforzare il ruolo dei consumatori nel mercato dell’energia facilitando la scelta e il cambio di fornitore, la produzione della propria energia elettrica e la partecipazione a una comunità energetica.

Queste misure, dopo la presentazione ai deputati del Parlamento europeo il 14 ottobre, arrivano sul tavolo dei ministri competenti il 26 ottobre. I leader dell’UE saranno successivamente chiamati a discutere i prezzi dell’energia in occasione del prossimo Consiglio europeo del 21-22 ottobre. La comunicazione approvata rappresenta sostanzialmente il contributo della Commissione al dibattito in corso tra i responsabili politici dell’UE.