Vittoria per tutte le Pmi aventi diritto ma “vittime” del Click Day del 6 maggio 2009, rimaste fuori dalla gara telematica per il Bonus (credito d’imposta) a investimenti in ricerca e sviluppo: in pochi secondi furono assegnati tutti i fondi a disposizione e migliaia di imprese non furono in grado di accedere ai fondi.
Tutte le Pmi che ne avevano diritto (oltre 17mila), nessuna esclusa, potranno ora recuperare parzialmente il credito maturato per gli investimenti effettuati prima del 28 novembre 2008, quindi prima che il Governo modificasse la normativa.
Lo ha stabilito la Commissione Tributaria di Pescara, e il decreto che definisce le modalità di accesso ai fondi è stato firmato dal Ministro dell’Economia Tremonti e dello Sviluppo Economico Romani.
Il plafond totale (350 milioni di euro) verrà suddiviso tra tutte le piccole e medie imprese, ognuna delle quali riceverà un contributo pari al 47,53% del credito maturato.
A presentare ricorso, lo ricordiamo, era stato un gran numero imprese, in risposta all’iniziativa promossa da Golden Group, fermo sostenitore della campagna contro l’illogicità del meccanismo stesso del Click Day (che premia chi è più veloce o più fortunato o chi ha l’ADSL migliore, non la bontà e la qualità dei progetti realizzati).
La stessa battaglia è stata intrapresa ed è ora in corso contro il Click Day INAIL per i fondi dedicati alla sicurezza nei luoghi di lavoro di gennaio scorso. In quell’occasione, circa 20.000 aziende sono rimaste senza contributo anche a causa del crash di un’ora del sistema, causato dal boom di accessi.
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