Fondo italiano di investimento (FII) avviato dal ministero del Tesoro per sostenere la crescita dimensionale delle Pmi sane: tre accordi appena siglati destinano 65 milioni di euro alle operazione indirette per la raccolta degli operatori di mercato orientati a sostenere lo sviluppo delle piccole imprese italiane.
Un “fondo di fondi” che si pone un obiettivo ambizioso: chiudere entro dicembre da 15 a 20 investimenti diretti in aziende con progetti orientati alla crescita, più altre 10 operazioni in fondi chiusi.
Si tratta solo una prima tranche del progetto: presto dovrebbero seguire altri investimenti, attualmente in fase di studio, che dovrebbero superare i 100 milioni di euro. Gli operatori coinvolti in questa seconda fase del Fondo, a sei mesi di distanza dall’avvio, sono Gradiente Sgr, Futurimpresa Sgr e Progressio Sgr. Oggetto dell’intervento, i tre rispettivi fondi comuni di investimento mobiliare chiusi:
- Gradiente I, gestito da Gradiente Sgr, società nata di recente su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, di Sinloc SpA e del team di gestione, per «alimentare lo sviluppo delle imprese locali attraverso processi di aggregazione industriale in Italia e all’estero».
- Finanza e Sviluppo Impresa, gestito da Futurimpresa, nata per volontà delle Camere di Commercio di Milano, Brescia, Bergamo e Como, con lo scopo di investire nel capitale di rischio di piccole e medie imprese lombarde e sostenerne i piani di sviluppo.
- Progressio Investimenti II di Progressio Sgr, società indipendente nata nel 2004 su iniziativa del Gruppo Mittel, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Istituto Atesino di Sviluppo, oggi gestita dal management team.
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