Focus sul sostegno a Pmi e piccole imprese, soprattutto se virtuose, in questo periodo economico ancora difficile nonostante i primi segnali di ripresa: il Gruppo Montepaschi proroga infatti fino al 30 giugno 2010 le sei iniziative anticrisi lanciate lo scorso giugno.
Un pacchetto di agevolazioni, sconti e bonus che interessa oltre 60mila aziende italiane virtuose e socialmente responsabili, e un milione di lavoratori.
Nello specifico, infatti, si tratta di imprese particolarmente attente alla politica di promozione del Made in Italy e che decidono di non licenziare.
L’obiettivo è continuare ad aiutare le piccole e medie imprese a contrastare le criticità dell’attuale ciclo economico, evitando la riduzione degli organici finanziando la ripresa degli investimenti e attenuando i disagi derivanti dal calo di produttività, delle esportazioni, degli introiti dall’estero e quindi di liquidità.
Concretamente si tratta di sei proposte:
“Forza 5” e “Forza 3”, una linea di credito a breve termine per un importo massimo di 1 milione di euro, destinata alle aziende che si impegnino a non lincenziare. Viene messo a disposizione un bonus fino a 200 basis point da utilizzare per 12 mesi per qualsiasi rapporto in essere con la banca. Al termine di questo periodo l’impresa deve essere in grado di dimostrare di aver mantenuto in forza lo stesso numero di unità lavorative impiegate alla data di stipula del contratto.
“Made in Italy“, un bonus sconto pari al 25% dello spread applicato per le aziende che esportino verso nuovi mercati di sbocco per una percentuale non inferiore al 10% del fatturato export.
“Prorogatio“, una proroga fino a 6 mesi della scadenza degli anticipi su crediti delle aziende nei confronti della Pubblica Amministrazione.
“Investo Plus“, finanziamento fino a 1 milione di euro (per un totale di 75 milioni di euro) finalizzato all’aumento di capitale dell’impresa, destinato ai soci dell ‘ impresa.
“Insieme Plus“, una linea di credito a medio termine che mette a disposizione 2,5 milioni di euro per la realizzazione di processi di riqualificazione del passivo abbinati ad un piano di ricapitalizzazione.
“Time Out“, moratoria nei pagamenti delle rate in conto capitale per un periodo massimo di 12 mesi.