Startup e PMI Innovative: 100 milioni di incentivi ministeriali

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 11 Maggio 2021
Aggiornato 26 Gennaio 2023 16:09

Incentivi fiscali de minimis per Startup e PMI Innovative: concessi tra marzo e aprile 46 milioni di euro in crediti d'imposta IRPEF agli investitori.

Pioggia di domande accolte e di finanziamenti agevolati concessi grazie al nuovo credito d’imposta IRPEF del 50% in favore delle persone fisiche che investono nel capitale di Startup e PMI Innovative. L’incentivo fiscale del Ministero dello Sviluppo Economico è stato avviato il 1° marzo ed è stato un successo: nel mese di aprile, gli investimenti in queste imprese sono passati da 27 a 102 milioni di euro. Al 30 aprile le operazioni di investimento ammesse sono state 7.567 e le agevolazioni concesse hanno raggiunto la cifra di 46 milioni di euro. Le aziende che hanno fatto richiesta sono state 1.164, in prevalenza localizzate in Lombardia, Piemonte e Lazio. Si tratta soprattutto di Startup e PMI Innovative che operano nei settori ICT, Manifatturiero, Servizi di consulenza, Ricerca e Sviluppo.

L’incentivo

Le agevolazioni sono state concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013), previste dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, commi 7 e 8), disciplinate dal decreto 28 dicembre 2020 ed attuate dalla Circolare 25/02/2021. La domanda si è potuta presentare online, da marzo ad aprile, attraverso la piattaforma dedicata (denominata Incentivi fiscali in regime de minimis per investimenti in start-up e PMI innovative) raggiungibile alla pagina web di Invitalia https://padigitale.invitalia.it. L’investimento in Startup Innovative (massimo 100mila euro per periodo di imposta) o in PMI Innovative (massimo 300mila euro per periodo d’imposta, sulla parte eccedente si può detrarre il 30%) deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o tramite OICR. N.B.: l’impresa destinataria non può ottenere aiuti in de minimis superiori a 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Per approfondimenti, è possibile consultare le FAQ sull’agevolazione.