Piemonte, aiuti all’Artigianato in difficoltà 

di Ermanno Cece

8 Aprile 2010 14:00

Un mondo in difficoltà  quello dell'artigianato piemontese che conta oltre 134.000 imprese e più di 303.000 addetti.

Come anche dimostrato dalla prima indagine trimestrale del 2010 svolta dall'Ufficio studi di Confartigianato, le previsioni degli imprenditori locali continuano ad essere particolarmente negative con riguardo diversi aspetti, dalla produzione totale, ai nuovi ordini (anche per esportazioni), alla regolarità  degli incassi, a all'intenzione di effettuare nuovi investimenti.

In questo quadro, è necessaria l'implementazione di misure ad hoc per riavviare i meccanismi di ripresa produttiva.
A tal fine, la Regione Piemonte ha recentemente implementato alcune misure di sostegno all’artigianato, sia estendendo di un anno la moratoria sui finanziamenti e le operazioni creditizie agevolati da contributi regionali, sia supportando il processo di patrimonializzazione dei confidi e sia creando dei servizi informativi gratuiti in materia di agevolazioni.

Inoltre, dallo scorso 25 marzo, è possibile presentare domanda a valere sulla L.R. 1/2009 (che ha sostituito la precedente L.R. 21/1997) che prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per:

  • avviamento di un’impresa,
  • introduzione di nuovi prodotti, servizi o processi produttivi,
  • miglioramento sostanziale di prodotti, servizi o processi esistenti,
  • introduzione di un sistema di qualità  certificabile,
  • promozione e lo sviluppo dell'impresa sui mercati locali, nazionali e internazionali,
  • realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo.

Sono considerati prioritari, e agevolabili in misura maggiore, gli interventi finalizzati alla costituzione di nuove imprese, quelli che prevedono un incremento occupazionale, o realizzati da imprese che hanno ottenuto il riconoscimento dell' “Eccellenza artigiana” ai sensi della L.R. 21/1997 e s.m.i., capo VI.

I finanziamenti, della durata massima di 60 mesi, sono concessi a valere su investimenti di importo minimo pari a 25 mila euro.

La principale novità  della misura consiste nella modalità  di presentazione della domanda che l’impresa potrà  inviare a Finpiemonte dopo avere ottenuto le delibere positive di banca e confidi.