iPhone 4G, tra rivelazioni e rumor

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 10 Luglio 2009
Aggiornato 31 Luglio 2013 09:36

A poche settimane dal lancio del nuovo 3G S già iniziano a circolare le prime indiscrezioni sul prossimo iPhone 4G. Parole d'ordine biometria, RFID e interfaccia fully touch

RFID, biometria e fully-touch nel futuro dell’iPhone? Forse.
Sarebbero queste le carateristiche di punta del nuovo Apple iPhone 4G, di cui già si vocifera nonostante l’iPhone 3G S – evoluzione del 3G, – sia sul mercato solo da poche settimane, tra entusiami e critiche per le poche funzionalità aggiunte e soprattutto per il prezzo di vendita in Italia.

Una cosa è certa, la passione per lo smartphone Apple non è in discussione, tanto che in effetti già iniziano a circolare le prime indiscrezioni sulla prossima generazione 4G.

In un limbo tra soffiate e rumor, alcune voci sembrano imporsi per innovazione ed effettiva possibilità di implementazione.

Nello specifico sembra che il prossimo iPhone 4G possa integrare un terminale RFID per incrementare le possibilità di interazione con il “mondo circostante”, e non solo con la rete telefonica e Internet. A conferma di questa possibilità, esiste un brevetto, depositato lo scorso 2 luglio dalla stessa Apple, che descrive un dispositivo touchscreen dotato di tecnologia di identificazione a radiofrequenza.

All’RFID si aggiungerebbe una tecnologia di identificazione biometrica delle impronte digitali utilizzabile per applicazioni di sicurezza e per una maggiore personalizzazione di quelle presenti nello smartphone. In questo caso si sovrappongono le idee di implementazione, a partire dalla profilazione grafica del dispositivo fino a funzionalità di accesso e utilizzo controllato.

In ultimo, si vocifera di una interessante tecnologia di resa del touchscreen, che renderebbe disponibili effetti touch avanzati come vibrazioni del display in grado di simulare la presenza fisica di oggetti come pulsanti e rotelline di scorrimento.

In questo modo l’esperienza utente sarebbe sicuramente più interessante e potrebbe prevedere comportamenti differenti anche in funzione dell’intensità della pressione e dal numero di dita presenti sullo schermo.