Mobile Payment in Italia: poco diffuso ma pronto a partire

di Noemi Ricci

Pubblicato 1 Aprile 2011
Aggiornato 7 Ottobre 2014 13:05

Smau Business Roma 2011: Mobile Payment in Italia, pronto a decollare ma ancora scarsamente diffuso (indagine MIP).

Presentata a SMAU Business Roma 2011 l’indagine School of Management del Politecnico di Milano sul Mobile Payment in Italia, descrivendone stato dell’arte e scenari futuri: l’ampia diffusione di dispositivi di ultima generazione (come gli smartphone, posseduti da 1 Italiano su 3) aumenta la propensione degli utenti agli acquisti mobili, ma il Mobile Proximity Payment – dove è necessaria la vicinanza fisica tra acquirente e venditore – in Italia sta muovendo ora i primi passi, con lo sviluppo delle prime iniziative di pagamenti contactless – carte di credito/smart card e altri dispositivi basati sulla tecnologia RFID Mobile per pagamenti sicuri tra terminali “vicini”: nell’ultimo anno sono state 350.000 le carte emesse e circa 2.000 i POS abilitati.

Una soluzione che sfrutta l’ampia diffusione dei cellulari (85% della popolazione). Una percentuale più alta di Internet, che copre poco più della metà degli Italiani. In più i device diventano sempre più interattivi e multimediali, presentando molteplici potenzialità, senza considerare l’immediatezza e la comodità di uno strumento “always on” e sempre a portata di mano.

Nel 2010 i servizi di Mobile Payment in Italia erano 107, contro i 78 del 2009. Il Mobile Remote Payment – servizi che consentono, anche in remoto, di attivare il pagamento da telefono cellulare – in Italia cresce poco in termini di offerta passando dai 63 servizi del 2009 ai 65 del 2010, per mancanza di progetti a larga diffusione.

A dispetto di questo dato però, questo paradigma è il più diffuso e genera un totale di 200 milioni di euro, quasi totalmente dovuto al pagamento di ricariche telefoniche (78% nel 2010). Per quest’ultimo erano 12 i servizi nel 2010, 11 nel 2009. Per il pagamento della sosta sono 39 contro i 33 del 2009; 5 i servizi per il trasporto, come nel 2009; 9 i servizi di altra natura diversa, contro i 14 del 2009.

Lo scarso utilizzo da parte degli utenti deriva con tutta probabilità dalla mancanza di circolarità dei servizi, dalla complessità del processo di attivazione per l’utente e dalla ridotta attività promozionale.

Diverso l’andamento l’offerta di servizi di Mobile Commerce, che crescono sensibilmente passando da 12 servizi a 38. A differenza di ciò che avviene all’estero, nel nostro Paese i servizi di Mobile Money Transfer sono ancora poco sviluppati.

Secondo Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano «Pur non esistendo ancora un’ampia offerta di Mobile Proximity Payment questo percorso appare ormai avviato e, pur con i tempi propri di un grande cambiamento di sistema, esso creerà la base infrastrutturale, e in un certo senso comportamentale, per la diffusione del Mobile Proximity Payment nel nostro Paese».

Per quell’1% scarso di utenti di telefonia mobile che utilizza i servizi di Mobile Remote Payment in Italia la soddisfazione è notevole: il 55% si dichiara molto soddisfatto, con il 68% che utilizza il servizio 2-3 volte o più in un mese e il 25% che lo utilizza quasi tutti i giorni.

Il 61% lo sceglie per questioni di comodità, il 53% per la velocità del pagamento, il 61% per la facilità. Non è infatti la difficoltà a frenare la diffusione del mobile payment in Italia quanto piuttosto la “farraginosità del processo di registrazione” al servizio e alla non adeguata campagna di comunicazione e formazione verso gli utenti e i dipendenti. Il 73% dichiara di chi ha già utilizzato il servizio, superando questi scogli, dichiara di essere propenso a farlo di nuovo anche in altri contesti.

Il Mobile Commerce sta vivendo un ampio sviluppo, soprattutto grazie all’avvio da parte di oltre 20 dei primi 100 operatori di eCommerce di un canale Mobile. Dei 38 servizi censiti nel 2010, 13 sono nel settore Fashion (contro i 5 del 2009); 5 nel settore Trasporto (2 nel 2009); 4 per biglietti per spettacoli presso cinema e teatri (2 nel 2009); 4 per la prenotazione e il pagamento di Hotel; 12 di natura diversa (3 nel 2009).

Il Mobile Commerce si dimostra il canale con il più alto potenziale, per la sua caratteristica di mobilità e immediatezza. Permette infatti un veloce e semplice acquisto di biglietti per il trasporto, la prenotazione di alberghi per utenza business o il rilancio ad un asta anche quando si è lontani dal pc. Per ora però è poco sfruttato, con una percentuale minore del 10% sul totale dell’eCommerce, soprattutto se confrontato a Paesi come la Gran Bretagna dove la percentuale è cinque volte superiore.

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