Congedo di paternità, guida ai diritti

di Barbara Weisz

20 Febbraio 2017 14:13

Tutti i paesi europei prevedono il congedo di paternità strutturale mentre l'Italia resta fanalino di coda: analisi a confronto e richieste al Governo per un intervento legislativo.

In un ordine del giorno relativo al Milleproroghe, per ora non discusso per mancanza di tempo, ci si impegna a fare il punto sul congedo di paternità obbligatorio per i padri lavoratori, alla luce di un confronto con le legislazioni degli altri Paesi UE. Presentato da Nunzia Catalfo (M5S), l’odg chiedeva al Governo l’impegno a renderlo strutturale portandolo a 15 giorni (ipotesi già discussa, anche in sede di dibattito sul Jobs Act).

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Vediamo una panoramica della situazione nei paesi europei (tutti prevedono una possibilità di congedo per i padre) nei quali le norme sono più evolute di quella italiana. In Italia, lo ricordiamo, il congedo è stato introdotto nel 2013 in via sperimentale e in base all’ultima manovra di Bilancio è pari a:

  • 2 giorni nel 2017,
  • 4 giorni nel 2018.

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Sul gradino più alto del podio c’è la Norvegia, che prevede un congedo per i neo padri di 15 giorni, ai quali si aggiunge un congedo parentale (retribuito al 100%) di 54 settimane che si può dividere fra i due genitori nel seguente modo: nove settimane sono riservate alla madre e sei settimane al padre, mentre le restanti 39 settimane possono essere utilizzate da entrambi i genitori. In Finlandia il padre ha diritto a 54 giorni di congedo retribuiti. La Svezia, primo paese europeo ad aver previsto il congedo papà nel 1974, attualmente prevede per il padre un periodo di dieci giorni retribuiti all’80%. In Danimarca, due settimane di congedo da utilizzare nelle prime quattro settimane di vita del bambino.

La Gran Bretagna prevede un congedo di paternità di due settimane da utilizzare in tranche di una settimana entro otto settimane dalla nascita del figlio. E’ retribuito con un’indennità fissa oppure, se inferiore, con il 90% del reddito medio settimanale. La Germania non prevede un congedo di paternità obbligatorio, ma un’ampia possibilità di congedo parentale: tre anni, da utilizzare entro i primi otto anni d vita del bambino, indifferentemente da madre o padre. Il datore di lavoro non può rifiutare il permesso, che è retribuito al 67% fino a un massimo di 1800 euro mensili. La situazione in altri paesi UE:

  • Portogallo: 20 giorni di congedo, di cui 10 obbligatori;
  • Francia: 2 giorni da fruirsi entro quattro mesi dalla nascita del bambino;
  • Spagna: 15 giorni consecutivi retribuiti al 100%, altri 2 per nascite multiple;
  • Belgio: 3 giorni di congedo obbligatorio e 10 di facoltativo.