Sta suscitando qualche polemica l’iniziativa avviata dai Mozilla Labs “Test Pilot“, finalizzata al monitoraggio delle abitudini degli utenti in Rete. Gli utenti coinvolti nell’iniziativa saranno, secondo le stime, circa l’1%.
Un add on di Firefox raccoglierà le informazioni sulle modalità di navigazione in veste di dati anonimi aggregati (non i siti visitati, ma solo quante volte lo sono) e utilizzo delle funzioni del browser, fruendo inoltre di alcuni strumenti di interazione per fornire a Mozilla degli utili feedback aggiuntivi su dati demografici e dotazioni tecnologiche.
Per quanto il sistema – che dovrebbe partire nelle prossime settimane – funzioni solo su base volontaria, a molti utente sembra invasivo e a rischio privacy questo approccio “big brother” all’offerta di utilizzo del browser web Firefox, oggi tra i più apprezzati in Rete.
Tuttavia, l’analisi dei web trend è una prassi comune, volta non solo a capire il proprio target per fini commerciali quanto, e soprattutto, ad orientare i servizi offerti al meglio e incrementarne l’efficacia.
«Test Pilot ci offrirà una visione su che cosa la gente sta realmente utilizzando, proteggendone contemporaneamente la privacy», ha dichiarato Aza Raskin, responsabile User Experience presso i Mozilla Labs.
L’obiettivo dell’iniziativa è quindi quello di eliminare la necessità di eleggere degli “early adopter” a tester dei nuovi servizi, prevenendo e sperimentando direttamente sul campo i trend di utilizzo.