Le nanotecnologie sono al centro del dibattito scientifico internazionale, ma anche le loro potenzialità di mercato non sono da sottovalutare: se ne discute in questi giorni a margine del meeting di Venezia “The future of science” organizzato dalla Fondazione Veronesi e giunto quest’anno alla sua ottava edizione.
“L’infinitamente piccolo innesterà per la prima volta una vera e propria rivoluzione dopo quella industriale e ci catapulterà in una nanosocietà in cui ciò che era impensabile fino a ieri diventerà possibile” ha dichiarato Umbero Veronesi.
Una rivoluzione che in Italia non riguarda solo il settore Sanità: oltre alla ricerca medica e alla frontiera della diagnostica la rivoluzione è già in atto nel mondo dell’Informatica, con l’integrazione di circuiti sempre più miniaturizzati.
E poi c’è l’Industria. In Italia le nanotecnologie sono oggetto di ricerca industriale da tempo: è attivo da circa un anno, per esempio, il centro di ricerca integrata e multidisciplinare (Center for Nano Science and Technology) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e del Politecnico di Milano.
Il CNST mira a sviluppare nel Paese progetti innovativi basati sulla ricerca applicata: dalla conversione fotovoltaica ai sistemi bio-mimetici ed alla elettronica di plastica.
Per approfondimenti: The Future of Science