Wimax Mobile come il 3G?

di Alessandra Gualtieri

24 Gennaio 2008 12:45

La conferma di un rilascio in pochi mesi di una specifica FDD per il WiMax Mobile, apre le porte all'ipotesi di uno scontro a due con il 3G, come tecnologia broadband wireless di massa

Per consentire allo standard WiMax Mobile di incrementare le proprie potenzialità operando su ulteriori frequenze, il WiMax Forum sta compiendo importanti sforzi per rilasciare al più presto una nuova specifica, in grado di trasformare una delle tecnologie broadband wireless più promettenti del futuro, in una concreta alternativa al 3G già nel breve termine.

Ampliando l’attuale spettro delle frequenze – 2.3/2.4GHz e 3.4/3.6GHz – fino ad includere quelle della telefonia mobile di terza generazione, infatti, si ovvierebbe a tutte quelle limitazioni finora paventate in caso di utilizzo massiccio: in primis, la carenza di spettro adeguato alla richiesta, ma anche le interferenze sul segnale.

Da tempo in lizza con la LTE (Long Term Evolution) come prossima tecnologia WBA di massa, il WiMax Mobile 802.16e utilizza infatti un canale condiviso per le trasmissioni in uplink e downlink TDD (Time Division Duplexing).

La variante proposta ora è quella FDD (Frequency Division Duplexing), la medesima utilizzata per le reti mobili 3G/4G: separando i canali per le trasmissioni, e quindi anche le frequenze, già entro pochi mesi si potrebbe disporre di una soluzione alternativa.

«Ci stiamo lavorando da circa un anno: il WiMax Forum rilascerà una specifica per il WiMax Mobile su FDD entro sei mesi&raquo, ha rivelato Paul Senior, CTO del Forum.

Del resto, il WiMax è stato incluso nella famiglia di standard IMT-2000 per le comunicazioni radiomobili di terza generazione e. in attesa della LTE – che non dovrebbe essere pronta prima del 2009-2010 – il WiMax Mobile FDD potrebbe rivelarsi la nuova Eldorado per gli operatori che vogliano offrire banda larga senza filo.

Questo vale anche per l’Italia, dove per fruire della versione fissa 802.16d dovremo aspettare che si completi l’intero iter avviato con l’asta per le frequenze.