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I pagamenti digitali conquistano le PMI, anche nel B2B

di Teresa Barone

20 Giugno 2023 10:06

I pagamenti via smartphone o wearable sono in cima alle preferenze di PMI ed esercenti, sempre più orientali verso e-commerce e carte digitali.

Per la prima volta i pagamenti via smartphone o wearable device superano i contanti nella classifica degli strumenti di pagamento preferiti dalle PMI e dagli esercenti italiani, che prevedono di aumentarne l’utilizzo a medio e a lungo termine.

Analizzando l’evoluzione della transizione digitale di PMI ed esercenti, l’indagine “Step into the Next Economy: il digitale come leva strategica per il futuro delle PMI” realizzata da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche mette in evidenza come le carte digitali siano in cima alle preferenze nel 27,9%, mentre a consolidarsi è anche l’utilizzo delle carte di pagamento in ambito B2B (30,4%).

La ricerca sottolinea come il 43,4% di chi fa business in Italia, tra PMI ed esercenti, sia fortemente orientato verso la digitalizzazione e l’innovazione viste come leve efficaci per lo sviluppo del business, sebbene il 24,5% degli intervistati si consideri digitalmente indietro.

Il digitale può offrire alle PMI e agli esercenti italiani, spina dorsale dell’economia del nostro Paese, una grande spinta per crescere e colpisce positivamente il ruolo delle generazioni più giovani e delle donne, che si fanno promotori del cambiamento per quanto riguarda l’innovazione e sostenibilità – ha dichiarato Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard.

Oltre la metà del campione (59%), infatti, afferma di informarsi sulle diverse soluzioni digitali disponibili sul mercato, mentre un buon 68,5% si concentra su siti web ed e-commerce evoluti, sulle soluzioni di sicurezza informatica (68%), soluzioni digitali (64,4%), analisi dei dati (58%) e Intelligenza Artificiale generativa (51,7%).

L’e-commerce, in particolare, è utilizzato da circa la metà del campione di imprese (50,4%) per la vendita dei propri prodotti/servizi, preferendo tuttavia l’avvio di siti proprietari (35,1%) rispetto ai marketplace di terzi (15,3%).