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Cloud e Transizione 4.0: vantaggi e incentivi

di Alessandra Gualtieri

15 Giugno 2021 10:28

Dal Cloud per la trasformazione digitale al Piano Transizione 4.0: i vantaggi per le PMI e agli incentivi pubblici per l'innovazione in azienda.

L’adozione di tecnologie digitali innovative e dei servizi cloud sono una opportunità di crescita, soprattutto per le PMI italiane che scontano un gap elevato con le imprese straniere. Un utilizzo diffuso di soluzioni cloud produce infatti un impatto positivo che permette di rilanciare le performance tecnologiche, sociali ed economiche, sia in termini di risparmi che in termini di crescita. La pandemia dovuta al Covid-19 ha evidenziato come le aziende che avevano già avviato l’adozione di servizi cloud sono state più pronte a reagire, sia rispetto all’organizzazione interna sia  verso l’erogazione dei servizi verso l’esterno: pensiamo alle difficoltà tecniche ed organizzative incontrate nell’adottare in tempo brevissimi la modalità di lavoro in smart working o alla difficoltà di costruire sistemi di e-commerce in fretta. Secondo il report dell’Osservatorio Cloud Transformation promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, il mercato del cloud è aumentato del 21% rispetto al 2019, toccando quota 3,34 miliardi.  Il cloud computing offre servizi differenti che possono essere usufruiti ed utilizzati dalle PMI Italiane:

  • Storage as a Service (StaaS)
  • Infrastructure as a Service (IaaS)
  • Platform as a Service (PaaS)
  • Software as a Services (SaaS)

È stata soprattutto la componente SaaS a registrare la crescita più forte, il +46% rispetto al 2019 per oltre 1 miliardo di euro di spesa totale. L’adozione di soluzioni cloud in azienda porta ad avere diversi vantaggi, tra questi:

  • abilita lo smart working mantenendo la continuità lavorativa;
  • diminuisce i costi ICT per l’azienda;
  • velocizza i processi di digitalizzazione e collaborazione, anche in smart working;
  • facilita l’analisi dei dati;
  • garantisce velocità nei backup dei dati, business continuity e disaster recovery agevoli;
  • aumenta la sicurezza dei dati e delle connessioni.

L’impatto positivo dell’adozione del cloud riverbera i suoi effetti in tutte le business unit aziendali: pensiamo alla centralizzazione dei dati e i sistemi di e-learning per le risorse umane, i vantaggi nell’adozione di sistemi integrati come ERP e CRM, la dematerializzazione dei documenti che permette l’accesso ai dati da tutti i dispositivi e senza limitazioni geografiche. È stato calcolato che se le PMI italiane raggiungessero il livello di adozione del Cloud che si ha nel Regno Unito in Italia ci potrebbe essere un aumento del PIL di 20 miliardi di euro da qui al 2025. Purtroppo, analizzando le sole PMI, la situazione non è delle migliori, al momento il 30,4% delle piccole e medie imprese dichiara di non aver adottato alcun tipo di soluzione Cloud e solo il 17,4% considera il Cloud Computing una risorsa utile per la propria crescita.

Adottare il Cloud in azienda comporta comunque rischi e costi legati alla conversione dei sistemi, criticità legate alla privacy dei dati e carenza di competenze tecniche, la necessità di adottare diversi modelli operativi ed organizzativi, possibili resistenze interne sono solo alcune delle criticità da affrontare. La frammentazione delle soluzioni proposte dal mercato non consente neanche una scelta agevole da parte delle PMI che devono districarsi in un mercato complesso e dove spesso le aziende hanno una carenza interna delle professionalità necessarie e devono rivolgersi a professionisti del settore per evitare di fare scelte errate e di spendere troppo e male.

In supporto alle aziende che vogliono intraprendere un percorso di innovazione, arriva dal Piano Transizione 4.0 che contribuisce alla trasformazione digitale delle imprese italiane attraverso un pacchetto di incentivi che rinnova le precedenti agevolazioni a sostegno degli investimenti innovativi, in particolare l’iper e il super ammortamento e il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo. Lo sviluppo digitale delle aziende e della pubblica amministrazione è infatti fondamentale per incentivare lo sviluppo di competenze digitali nei cittadini in modo da poter offrire nuovi servizi e soprattutto avere nuove modalità di fruizione dei servizi stessi. Ovviamente anche accedere a questi benefici comporta il ricorso al supporto esterno qualora ci sia carenza di competenze e personale interno alle aziende.

di Cristiano Montesi (per approfondimenti: cristiano.montesi@gmail.com)