Symantec: protezione informazioni, priorità delle Pmi

di Tullio Matteo Fanti

22 Giugno 2010 17:00

Da una ricerca Symantec emerge come, a causa delle crescenti minacce, per le piccole e medie imprese la protezione delle informazioni stia diventando la maggiore priorità IT

La ricerca Symantec “2010 SMB Information Protection Surve” evidenzia chiaramente quanto le Pmi stiano progressivamente diventando sempre più consapevoli della necessità di investire nella protezione delle proprie informazioni, arrivando ad investire in tale attività circa 51 mila dollari l’anno.

Secondo quanto dichiarato da Bernad Laroche, senior director, Product Marketing di Symantec, «le Pmi si trovano infatti ad affrontare un numero sempre crescente di rischi che riguardano le proprie informazioni sensibili e la perdita di dati può essere molto dannosa, se non fatale, per una Pmi».

Per questo motivo le piccole e medie imprese (con 10-499 impiegati) vedono oggi la protezione delle informazioni come sempre più prioritaria, in controtendenza con quanto accadeva solamente 15 mesi fa, dove molte aziende non apparivano neppure dotate delle più essenziali misure di sicurezza.

La spesa media per la protezione delle informazioni si attesta quindi sui 51.000 dollari l’anno (ovvero circa 41.200 euro) mentre lo staff IT dedica mediamente due terzi del tempo lavorativo alla protezione delle informazioni, inclusa la sicurezza dei computer, il backup, il recovery, l’archiviazione e la preparazione in caso di disastri.

Per il 74% ciò che spaventa maggiormente è la perdita delle informazioni; il 42% ha perso informazioni riservate o proprietarie in passato, subendo una perdita diretta quali guadagni mancati o costi finanziari.

Ciò che preoccupa maggiormente sono i cyberattacchi. Il 73% delle Pmi intervistate è stata vittima di attacchi lo scorso anno, il 30% dei quali sono risultati critici e hanno portato a perdite quali tempi morti, furto di informazioni personali di clienti o dipendenti e perdita di dati delle carte di credito. Le perdite si sono poi tradotte in costi diretti per tutti gli intervistati, quali perdita di produttività, perdita di guadagni e di fiducia da pare dei clienti.