La pirateria informatica coinvolge e danneggia qualsiasi produttore di contenuti e applicazioni digitali. Tuttavia, già dalla fine del prossimo anno potrebbe entrare in vigore un nuovo patto internazionale per combattere il fenomeno dei software pirata e prodotti digitali contraffatti.
È quanto emerge dalle dichiarazioni del vice rappresentante al Commercio Usa, John Veroneau, che ha pubblicamente espresso la propria fiducia in una rapida applicazione dell’ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement).
Oltre agli Usa, i paesi che hanno già intrapreso la strada della lotta comune contro la pirateria sono Giappone, Unione europea e un altra decina di paesi industrializzati. I vertici dei Pesi potrebbero già bero incontrarsi nel mese di dicembre per proseguire sulla strada dell’attuazione.
L’accordo, giàipotizzato nella scorsa amministrazione Bush, si era arenato per delle preoccupazioni emerse dai difensori dei diritti digitali: lo stesso Bush dovette tenere un’udienza pubblica per dissolvere tali preoccupazioni e sottolineare che non si sarebbe entrati nel merito dei singoli notebook privati che ogni giorno attraversano gli Stati Uniti. Ora la palla passa a Obama.
Si attendono quindi ora ulteriori sviluppi e l’approvazione delle più grandi aziende del settore, ad esempio Google (YouTube), per le quali è necessario ancora sciogliere qualche dubbio sulla “libertà di Internet”.