Sono sempre di più e si moltiplicano a vista d’occhio; sono i computer infettati da codice malevolo e che a loro volta diventano portatori di contagio, inviando nel frattempo spam o sottraendo dati sensibili dalle macchine infettate. Una minaccia sempre più in grado di minare la sicurezza dei network aziendali.
Seppure lo scenario possa apparire come uscito da un film dell’orrore, il fenomeno dei computer zombie si è meritato un articolo all’interno del The New York Times, ove viene interpellata nientepopodimeno che la società di informatica per eccellenza, ovvero Microsoft.
Secondo shadowserver.org, gruppo di professionisti specializzati nel tracciare l’attività delle principali minacce elettroniche, il network di computer zombie creato dai cybercriminali avrebbe raggiunto lo scorso mese il picco di mezzo milione di computer, dato che secondo Microsoft è però sottostimato.
A Redmond infatti considerano la rete composta da milioni di Pc, con una velocità di propagazione molto alta. Il tempo medio di infezione è infatti stimato in soli cinque minuti ed è bene non dimenticare come qualunque computer connesso a Internet diventi vulnerabile.
Non resta quindi che armarsi di tutte le protezioni del caso, come un buon software antivirus o lo stesso strumento per la rimozione dei malware prodotto da Microsoft, senza però mai dimenticarsi di abbassare la guardia, vista la costante evoluzione dei codici malevoli in circolazione.
Il team Microsoft preposto alle analisi ha infatti individuato minacce al cui interno è incorporato una sorta di codice antivirus, in grado di eliminare gli altri malware concorrenti, mentre una nuova tecnica denominata “fast-flux“ha reso più difficile localizzare ed eliminare i botnet.
I Botnet e i moderni crimini informatici ad essi correlati sono divenuti un problema che richiede sempre più una alleanza globale, motivo per cui Microsoft convocherà la International Botnet Taskforce, conferenza che riunirà 175 membri del governo, compagnie di sicurezza e illustri accademici, al fine di studiare un rimedio a tale minaccia.