Arriva da IBM uno dei più massicci annuncirelativi alla tecnologia storage business.
La società ha infatti presentato oltre 30 prodotti: nuove soluzioni per le esigenze infrastrutturali delle imprese, che si trovano di fronte alla crescita esponenziale del volume dei dati e al bisogno di puntare su mobilità, riduzione dei costi energetici e garanzia di sicurezza.
Si tratta del risultato di 2 miliardi di dollari di investimenti, tre anni di ricerca e sviluppo a cui hanno lavorato più di 2.500 ricercatori IBM e di otto acquisizioni chiave.
Alla conferenza stampa di Milano, il business development manager IBM Sergio Resch ha evidenziato l’urgenza di rinnovare i data center obsoleti adeguando le proprie infrastrutture alla proliferazione di tecnologie con sensori collegati ovunque e alla crescita esponenziale dei dati e del social networking.
IBM prevede infatti un incremento del volume delle informazioni per ogni individuo di 16 volte entro il 2020. Solo per fare alcuni esempi, entro il 2011 gli utenti connessi a Internet saranno 2 miliardi, gli oggetti in rete (automobili, macchine fotografiche, strade, condutture) arriveranno a mille miliardi di unità e i chip Rfid nel mondo saranno 30 miliardi.
Nello specifico, in nuovi prodotti sono mirati a semplificare le attività nei centri dati delle imprese, relativamente alle problematiche di Internet Scale Availability, Consolidamento e conservazione e Sicurezza.