UMTS, poco interesse per l’asta Ipse

di Lorenzo Gennari

9 Giugno 2009 10:15

Il ministero dello Sviluppo economico si accinge ad assegnare il pacchetto di frequenze Umts lasciate libere dalla società Ipse. La gara sorprende per le offerte basse e il poco interesse

Avrà luogo oggi, in una seduta pubblica presso la sede del ministero delle Comunicazioni a Roma, l?apertura delle buste con le offerte per l’acquisto delle frequenze dell’ex operatore di telefonia mobile Ipse.

In realtà Ipse non ha mai lanciato i suoi servizi di telecomunicazione, eppure nel 2001 si era aggiudicata una delle licenze Umts che le avrebbe consentito di diventare il quinto operatore di telefonia mobile italiano.

Azionisti di maggioranza di Ipse erano il gruppo Banca di Roma, l’operatore spagnolo Telefonica e la società energetica Edison. Ipse si era aggiudicata frequenze per oltre 3 miliardi di euro nella gara del 2001.

Nel 2006 fu costretta però a riconsegnare le frequenze all?esecutivo per non aver mantenuto gli impegni. Oggi, quella banda di 15 MHz è in vendita suddivisa in blocchi da 5 MHz a un prezzo base di 88 milioni e 781mila euro ciascuno.

A mettere una busta sul tavolo del viceministro Paolo Romani ? dopo una prima tornata che prevedeva offerte minime di 495 milioni andata deserta a fine maggio – sono stati solo Telecom Italia, Vodafone e Wind (H3G ha manifestato interesse salvo tirarsi indietro al momento dell?offerta).

H3G in realtà punta alle frequenze GSM e per questo ha fatto richiesta al ministero per lo Sviluppo Economico di un blocco di frequenze a 900MHz ai sensi della “delibera 541/08 Cons., art. 3, comma 2”. Tale delibera specifica che: “5 MHz di spettro a 900 MHz sono riservati ai gestori mobili solo Umts – come H3G – e agli eventuali gestori mobili nuovi entranti”.

Insomma, i rivali non sembrano proprio agguerriti come si sperava e tutto questo disinteresse volto all’abbassamento della base d’asta è sicuramente frutto di una strategia ben studiata, se non di accordi tra le parti. Situazione non auspicabile, ma forse intuibile considerando le aste dello stesso tipo finora svolte, non certo classificabili come accese battaglie a suon di milioni.