L’Unione Industriali di Roma ha presentato di fronte al ministro dell’Interno Roberto Maroni e al prefetto Giuseppe Pecoraro, il progetto Roma digitale che prevede l’attivazione di una serie di servizi telematici in tutta l’area metropolitana grazie alla fibra ottica.
L’intervento più importante del Piano di digitalizzazione della capitale riguarda le applicazioni di telesorveglianza che saranno installate già da giugno in dieci aree del centro storico per poi allargarsi a tutta la città.
«Il tema della sicurezza è entrato a pieno titolo nelle esigenze dei cittadini e degli imprenditori – ha detto il presidente dell’Uir, Aurelio Regina – Vogliamo limitare al minimo i disagi per i romani, al Comune abbiamo chiesto solo la concessione per gli scavi per realizzare le tracce in cui far passare le fibre ottiche».
Piazze, sedi istituzionali e impianti sportivi saranno controllati da dispositivi digitali che raccoglieranno le immagini e le inoltreranno ad un unico sistema di monitoraggio per predisporre un’azione tempestiva delle autorità competenti.
«Il progetto muove dall’evoluzione, nell’ambito della città, della rete di telecomunicazioni – spiega Stefano Pileri, direttore generale della divisione technology&operations di Telecom Italia -. Il piano impegna cinque anni e vedrà il mondo della telecomunicazione investire nei primi tre circa 300 milioni di euro, 600 a completamento del programma».