L’ICT Sourcing nella Pubblica Amministrazione

di Paolo Iasevoli

11 Aprile 2008 09:00

Tra limiti di budget e influenze politiche, gli IT Manager delle organizzazioni pubbliche non hanno vita facile nella scelta delle strategie di ICT Sourcing. Ne parliamo con Mariano Corso, Responsabile Scientifico Osservatorio ICT Strategic Sourcing

Quali sono i nodi fondamentali che il CIO si trova a dover sciogliere nella scelta dei diversi modelli di sourcing?

«Il profilo di sourcing ICT può variare da un estremo di completa esternalizzazione, in cui vengono affidate all’esterno le attività di esercizio e sviluppo, ad un estremo di totale internalizzazione, in cui tutte le attività ed i processi sono gestiti all’interno, con un ricorso solo marginale a terze parti. Nel caso di internalizzazione, i punti di attenzione risiedono innanzitutto nel mantenimento di competenze gestionali e tecnologiche in grado di gestire l’evoluzione dei Sistemi Informativi, anche a fronte dei continui cambiamenti nelle tecnologie. Nel caso di completa esternalizzazione tra i punti di maggior attenzione troviamo la difficoltà nel presidiare efficacemente le specifiche del servizio senza perdere il controllo nei confronti del fornitore. Nella realtà vengono sempre più spesso adottati dei profili intermedi con il mantenimento di un nucleo di risorse interne per il governo dei progetti e delle architetture, ed il ricorso selettivo a più fornitori diversamente specializzati. In questo caso tuttavia la complessità di governo resta molto elevata».

Nella Pubblica Amministrazione, oltre ai fattori caratteristici delle imprese, incidono anche elementi di natura politica. In che modo questi fattori influenzano le scelte dei CIO e cosa si può fare per limitare eventuali danni di una simile “intrusione”?

«Certamente nel caso delle Pubbliche Amministrazioni obiettivi e vincoli politici condizionano le scelte di “make-or-buy” portando spesso a soluzioni sub ottimali dal punto di vista tecnico. In realtà, però, ancora più problematici sono spesso i vincoli burocratici e normativi che costringono a rallentare e rendere più lento e farraginoso il processo di Outsourcing. Anche il meccanismo delle gare pubbliche e i vincoli nella gestione dei contratti creano spesso un’incoerenza tra gli obiettivi della relazione ed il sistema di governo della stessa».